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Manovra, stretta finale in Commissione: ok a fisco e bollette, in aula alla Camera il 28 dicembre – La Stampa

La legge di bilancio, ora all’esame del Senato, arriverà in commissione Bilancio alla Camera il 27 dicembre. Il lavoro della commissione si concluderà martedì 28 alle 13 e un’ora dopo, alle 14, il testo approderà in aula. Questa la tabella di marcia elaborata dalla capigruppo a Montecitorio, che è stata informata dal rappresentante del governo presente alla riunione, che la legge di bilancio dovrebbe essere approvata al Senato il 23 o il 24 di dicembre. La capigruppo non ha formulato un’ipotesi su quando potrà svolgersi il voto finale del provvedimento. L’esame andrà avanti di sicuro il 29, 30 e se necessario anche il 31 dicembre. La legge deve essere approvata in via definitiva entro il 31 gennaio. 

Ok a emendamento su taglio fisco e rateizzazione bollette
La commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento omnibus del Governo al Ddl di Bilancio con la manovra che contiene, tra le altre, il taglio di Irpef e Irap (con la introduzione di una ‘clausola di salvaguardia’ per Regioni a statuto speciale e Province autonome); le misure contro il caro-bollette (con uno stanziamento complessivo di 3,8 miliardi) e la possibile rateizzazione per le famiglie in difficolta’; la disciplina del patent box; la proroga del bonus tv e dedoder e le misure per i Comuni in dissesto

Cartelle esattoriali

E’ prolungato a 180 giorni il termine per il pagamento delle cartelle notificate nel primo trimestre del 2022: lo prevede un emendamento alla manovra approvato all’alba dalla commissione Bilancio del Senato. Come si legge nella relazione tecnica, l’intervento non determina oneri per la finanza pubblica perché «a pari del termine ordinariamente previsto di 60 giorni dalla notifica, il nuovo termine di 180 giorni ricade comunque nell’anno 2022». Con questa misura, le cartelle in arrivo a gennaio, che scadono a marzo, potranno essere pagate a settembre.

Superbonus

La commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento riformulato dal Governo al Ddl di Bilancio con la manovra sul Superbonus. Lo ha riferito la relatrice, Erica Rivolta (Lega) a margine dei lavori della Commissione. Ora i senatori sono impegnati nelle ultime votazioni: sul pacchetto di emendamenti del Governo (che vertono tra le altre misure su taglio tasse, caro-bollette, delocalizzazioni). «Abbiamo garantito l’estensione al 2022 del Superbonus sulle case unifamiliari cancellando i precedenti riferimenti a tetti Isee, a limitazioni all’abitazione principale e a termini di comunicazione Cila, prevedendo solo uno stato di avanzamento lavori del 30% al 30 giugno 2022; abbiamo ricompreso nella proroga dei lavori trainanti anche i lavori trainati; abbiamo ottenuto la proroga a tutto il 2025 del Superbonus nella aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009; abbiamo prorogato il Superbonus per gli impianti fotovoltaici e introdotto un’agevolazione importante per le opere di abbattimento delle barriere architettoniche. In più abbiamo ricompreso le spese delle nuove asseverazioni nel perimetro dei vari bonus edilizi e previsto che il decreto antifrode, pur virtuoso negli obiettivi, non trovi applicazione per gli interventi in edilizia libera sotto i 10 mila euro». E’ Marco Pellegrini, vicepresidente del gruppo M5S al Senato, a spiegare in una nota le novità sottolineando che «alla fine la proposta di sintesi del Movimento 5 Stelle ha dato i migliori frutti ed e’ stata recepita nell’emendamento approvato dalla commissione Bilancio». 

Case occupate 

Arriva un fondo di solidarietà da 10 milioni di euro per il 2022 a favore dei proprietari di immobili residenziali non utilizzabili perché occupati abusivamente. Lo prevede un emendamento riformulato, approvato dalla commissione Bilancio del Senato. Un impegno in questo senso era stato richiesto al governo da parte di Fratelli d’Italia. 

Tassa sui tavolini

Con la manovra arriva lo stop al pagamento della cosiddetta “tassa sui tavolini” per i primi tre mesi del 2022: è stato infatti approvato dalla commissione Bilancio del Senato l’emendamento riformulato, su cui hanno trovato un’intesa maggioranza e governo. Si tratta dell’azzeramento nel primo trimestre del Cup (canone unico patrimoniale, vale a dire l’ex Tosap/Cosap) e vale anche per i commercianti ambulanti. 

Bonus mobili

«Iniziati i lavori in Commissione Bilancio al Senato. Appena approvato Bonus mobili che innalza il tetto di spesa da 5.000 a 10.000 euro». Lo scrive su Twitter Caterina Bini, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento. 

Apprendistato

«Approvato in Commissione Bilancio lo sgravio contributivo al 100% a favore delle micro imprese per i contratti di apprendistato di primo livello per giovani under 25». Lo scrive sempre su Twitter la sottosegretaria Bini.  

Parità di genere

Via libera anche al reddito di libertà. E’ stato approvato l’emendamento alla manovra «che incrementa di 5 milioni le risorse per i diritti e le pari opportunità», ovvero il reddito di libertà, stanzia «3 milioni per il fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere». 

Stop Iva terzo settore

Via libera della commissione Bilancio del Senato all’emendamento che rinvia di due anni, fino al 2024, l’entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore. Lo annuncia su Facebook il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani:«Abbiamo fortemente insistito su questo punto. Ora spetta al governo aprire un confronto con il terzo settore per costruire una soluzione che permetta di superare la procedura di infrazione Ue senza complicare la vita a realtà molto importanti per la coesione sociale del Paese». 

Pensione ceramisti

Scenderà da 36 a 32 la soglia dei contributi per gli operai dell’edilizia e per i ceramisti per poter accedere, a 63 anni, all’Ape Sociale, l’anticipo pensionistico. Lo prevede un emendamento alla manovra riformulato e approvato dalla commissione Bilancio del Senato. La Commissione tecnica sui lavori gravosi, presieduta da Cesare Damiamo, aveva chiesto di abbassare la soglia contributiva da 36 a 30 anni ma alla fine il governo ha deciso di non scendere sotto i 32 anni. 

Source: lastampa.it

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