ROMA – Arrivano altri sei miliardi di euro per la ricostruzione dell’Italia centrale, squassata nel 2016 da una serie di forti scosse dal 24 agosto al 30 ottobre. Il Governo, con la Legge di bilancio varata giovedì scorso, ha aggiunto consistenti fondi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni e degli immobili produttivi, risorse in via di esaurimento dopo la forte crescita delle richieste danni e dei successivi contributi approvati nell’ultimo anno, come ha raccontato Repubblica.
Con la manovra finanziaria, viene prorogato a tutto il 2022 lo stato di emergenza in Centro Italia e viene prorogata la gestione commissariale. Per l’assistenza alla popolazione sono stati stanziati 200 milioni.
Con le 21.167 richieste di contributo presentate a tutt’oggi, per un valore di 6,1 miliardi di euro, e con 11.028 domande già approvate per 3,1 miliardi concessi, la somma stanziata in bilancio nel 2017 per la ricostruzione privata, 6 miliardi, era di fatto quasi tutta impegnata.
I numeri del 2021 confermano e consolidano l’accelerazione della ricostruzione privata, mentre si registrano alcuni progressi sul fronte delle opere pubbliche.
Nei primi nove mesi dell’anno, le richieste di contributo presentate sono state 1.581, quelle approvate con l’autorizzazione ad aprire i cantieri 4.082. Nello stesso periodo i cantieri ultimati, con la consegna degli immobili ai proprietari, sono stati 1.691. Gli importi effettivamente erogati nei primi nove mesi dell’anno in corso, sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, ammontano a 542 milioni di euro, cifra sensibilmente superiore a quella registrata nell’intero 2020, pari a 381 milioni di euro.
Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, la spesa erogata a fine settembre era salita a 468 milioni di euro, rispetto ai 253 di fine 2020: nei primi nove mesi del 2021 sono stati ultimati quasi 100 cantieri.
Il Rapporto sulla ricostruzione al 30 settembre, insieme alle iniziative per la chiusura del censimento dei danni al patrimonio immobiliare privato e pubblico, saranno illustrate dal commissario Giovanni Legnini questa mattina a Norcia, alle ore 9,15, nel corso del quinto anniversario del sisma che aprì la cattedrale umbra.
Dice Legnini: “La ricostruzione post-sisma finalmente marcia a un ritmo sostenuto. Le scosse di questi giorni nelle Marche ci ricordano che dobbiamo mantenere alto l’impegno sulla prevenzione”. Il commissario straordinario alla Ricostruzione sottolinea: “Nel terzo trimestre di quest’anno c’è stata una minor crescita dei cantieri dovuta alle difficoltà del mercato edilizio. Dobbiamo ancora ricostruire 50.000 edifici. In quest’ottica la proroga del Superbonus edilizio al 2023 per alcune tipologie di edifici è molto positiva. Spero che il Parlamento possa confermare i bonus per le aree colpite dalle catastrofi naturali”.
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