L’Italia è uno degli osservati speciali in Europa a causa del suo debito elevato. A fronte dell’attuale contesto economico, scaturito da una molteplicità di fattori, il rischio a cui guardano i mercati è quello di una nuova crisi finanziaria nazionale. Un’eventualità che potrebbe verificarsi, vista anche l’incertezza del panorama politico.
Occhio all’effetto spread
“Quando gli investitori cominciano a nutrire dei dubbi sulla capacità di un Paese di ripagare il proprio debito, diminuisce la domanda di titoli di Stato e aumenta il costo del servizio del debito, poiché lo Stato, per attirare investitori, deve pagare un premio al rischio sui titoli di Stato emessi”, spiega Michele Morra, Portfolio Manager di Moneyfarm. Con riferimento all’Italia, l’esperto spiega che questo premio si esprime generalmente attraverso lo spread tra Btp/Bund, un indicatore finanziario ormai diventato il termometro del rischio percepito nell’Eurozona e, in particolare, intorno all’Italia. Tra il 2011 e il 2012, ad esempio, la speculazione sul tasso Btp si abbatté sul sistema Italia e lo spread arrivò a oltre 500 punti base.
L’affidabilità dell’Italia
Prendendo in analisi l’andamento degli spread dei paesi europei degli ultimi anni, Morra nota come la differenza tra lo spread italiano e quelli degli altri paesi dell’Europa periferica si sia praticamente azzerata all’inizio del 2018, dopo l’impennata dovuta alla crisi…;
Source: milanofinanza.it
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