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Multa per chi rifiuta i pagamenti Pos e una nuova regola per il Bonus 110: le norme anti evasione sul tavolo del Cdm – Tiscali Notizie

E’ atteso per oggi in Consiglio dei ministri il testo che comprende una serie di norme di semplificazione in questioni quali gli appalti e il reclutamento nella Pubblica Amministrazione e contrasto all’evasione. Il pacchetto che verrà analizzato oggi – il Cdm è ufficialmente convocato alle 17 – mira a fare un’operazione di sburocratizzazione e facilitare così il raggiungimento dei 45 obiettivi del Pnrr. Si legge infatti nella nota ufficiale che all’ordine del giorno c’è un nuovo decreto legge con “ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, che le agenzie chiamano Pnrr 2.

Pagamenti Pos obbligatori e multa

Primo fronte sul quale si misurerà il Cdm riguarda i pagamenti elettronici attraverso il Pos. Viene anticipata al 30 giugno, dunque di ben sei mesi, la multa per chi rifiuta il pagamento attraverso il dispositivo elettronico che consente di utilizzare le carte. L’obbligo per esercenti e professionisti in realtà esiste dal 2014, ma non la multa, che diventerebbe realtà non più dal primo gennaio 2023, come previsto, ma dal 30 giugno. La sanzione ammonterà a un fisso più il 4% della transazione. 

Il Fisco inoltre chiederà l’invio obbligatorio di tutte le transazioni avvenute con moneta digitale. Così si combatterà contro l’evasione fiscale perpetuata attraverso la non emissione di scontrini. Ma scrive il Sole c’è anche un ulteriore ipotesi, ovvero un altro giro di vite al bonus 110 per cento. Ovvero contrastare le frodi attraverso la dichiarazione all’Enea fatta preventivamente piuttosto che ex post. 

Regole nell’uso dei social per i dipendenti della Pa

Nel codice di comportamento per i dipendenti della Pubblica amministrazione saranno inserite anche le regole per l’uso dei social, dunque Instagram, Facebook, Twitter, Tik Tok, solo per citarne alcuni. E’ quanto prevede il decreto Pnrr 2 all’esame del Cdm. “Il codice contiene – si legge all’articolo 4 della bozza del dl – una sezione dedicata al corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte dei dipendenti pubblici, anche al fine di tutelare l’immagine della pubblica amministrazione”.

Lingua straniera obbligatoria per entrare nella Pa

Conoscere almeno una lingua straniera per poter ambire ad entrare nella Pubblica amministrazione, secondo quanto prevede la bozza del dl Pnrr 2. “Nei concorsi per il personale non dirigenziale, l’espletamento di almeno una prova scritta, anche a contenuto teorico-pratico, e sempre di una prova orale, comprendente l’accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera”, si legge infatti all’articolo 3 sulla riforma del processo di assunzione.

Cts per l’efficienza della giustizia civile

All’articolo 36 del decreto Pnrr 2 sono contenute “misure per il funzionamento del Comitato tecnico-scientifico per il monitoraggio sull’efficienza della giustizia civile, sulla ragionevole durata del procedimento e sulla statistica giudiziaria“, nonché “del Comitato tecnico-scientifico per il monitoraggio sull’efficienza della giustizia penale, sulla ragionevole durata del procedimento e sulla statistica giudiziaria”. I due organismi, si legge nella bozza del dl, si occuperanno della “consulenza” e del “supporto nella valutazione periodica del raggiungimento degli obiettivi di accelerazione e semplificazione dei procedimenti, nel rispetto dei canoni del giusto processo, nonché di effettiva funzionalità degli istituti finalizzati a garantire un alleggerimento del carico giudiziario”.

Portale nazionale del sommerso

Nasce il Portale nazionale del sommerso per contrastare il lavoro nero. E’ quanto prevede l’articolo 16 del dl. “Al fine di una efficace programmazione dell’attività ispettiva nonché di monitorare il fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale, le risultanze dell’attività di vigilanza svolta dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dal personale ispettivo dell’Inps, dell’Inail, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza avverso violazioni in materia di lavoro sommerso nonché in materia di lavoro e legislazione sociale confluiscono in un portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro denominato Portale Nazionale del Sommerso (PNS). Il Portale Nazionale del Sommerso sostituisce ed integra le banche dati esistenti attraverso le quali l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’INPS e l’INAIL condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi”, si legge nella bozza del decreto. La nascita del portale comporterà un costo, per le casse dello Stato, di 5 milioni per l’anno 2022 ed euro 800.000 a partire dal 2023″, e al momento figura un omissis sulle coperture.

Risarcimenti per le vittime del nazi-fascismo

Con il decreto viene istituito un Fondo ad hoc “per il ristoro dei danni subìti dai cittadini italiani vittime di crimini di guerra e contro l’umanità per la lesione di diritti inviolabili della persona, compiuti sul territorio italiano dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1° settembre 1939 e l’8 maggio 1945, assicurando continuità all’Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania già posto in esecuzione con decreto del Presidente della Repubblica 14 aprile 1962, n. 1263”. E’ quanto prevede l’articolo 38 della bozza del decreto, dove figura un omissis sull’ammontare del fondo.

Sistema nazionale prevenzione rischi climatici

I rischi legati al cambiamento climatico e all’ambiente saranno sotto la lente di ingrandimento di un organismo ad hoc. “Allo scopo di migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto dal Servizio sanitario nazionale per la prevenzione, il controllo e la cura delle malattie acute e croniche, trasmissibili e non trasmissibili, associate a rischi ambientali e climatici, è istituito il Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici“. Snps, si legge nella bozza, “concorre al perseguimento degli obiettivi di prevenzione primaria correlati in particolare alla promozione della salute, alla prevenzione e al controllo dei rischi sanitari associati direttamente e indirettamente a determinanti ambientali e climatici, anche derivanti da cambiamenti socio-economici, valorizzando le esigenze di tutela delle comunità e delle persone vulnerabili o in situazioni di vulnerabilità, in coerenza con i principi di equità e prossimità”. Tra le altre cose, Snps “concorre alla individuazione e allo sviluppo di criteri, metodi e sistemi di monitoraggio integrati, anche avvalendosi di sistemi informativi funzionali all’acquisizione, all’analisi, all’integrazione e all’interpretazione di modelli e dati”.

L’Enea entra nelle procedure per l’Ecobonus 110 e il Sismabonus

La bozza prevede in potenziamento del sistema di monitoraggio dell’efficientamento energetico attraverso le misure di Ecobonus e Sismabonus con il coinvolgimento dell’Enea. “Al fine di garantire la corretta attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, si legge nel testo, per quanto riguarda “Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici, nonché al fine di effettuare il monitoraggio degli interventi, compresa la valutazione del risparmio energetico da essi conseguito, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica all’Enea le informazioni sugli interventi effettuati”.

L’Enea elabora le informazioni pervenute e trasmette una relazione sui risultati degli interventi al Ministero della Transizione ecologica, al Ministero dell’economia e delle finanze, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze territoriali”. Inoltre “al fine di assicurare al Ministero della transizione ecologica il supporto necessario per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate alla attuazione e al monitoraggio del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr), entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’Enea modifica il proprio statuto prevedendo l’istituzione della figura del Direttore generale”.

Fondi non spesi a progetti bandiera

I fondi non spesi del Pnrr potranno essere destinati ai ‘Progetti bandiera’ delle Regioni, purché restino all’interno della stessa ‘missione’ del Recovery plan. “Eventuali economie realizzate a seguito di procedure di selezione dei progetti da parte delle amministrazioni titolari degli investimenti”, si legge infatti nella bozza, possono andare ai Progetti bandiera “all’interno delle stesse missioni e componenti del Pnrr”.

Esclusa la lotteria degli scontrini

Non figurano, come da attese, le norme per introdurre il ‘restyling’ della cosiddetta Lotteria degli scontrini, al fine di migliorarne i risultati. Almeno nella bozza del dl Pnrr 2 atteso oggi sul tavolo del Cdm, convocato oggi alle 17.

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