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Padova si sta riempiendo di ponteggi È boom di ristrutturazioni: più 58% – Il Mattino di Padova

Effetto dovuto all’incentivo 110% e al bonus facciate. L’assessore Bressa: «In atto una rigenerazione ecologica della città»

Il “superbonus” e il bonus facciate stanno ottenendo i risultati immaginati dal governo. In città sono aumentati infatti circa del 60% i progetti edilizi presentati rispetto all’anno scorso. Un aumento sensibile, pari al 42%, anche rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia. Sono i numeri del settore Edilizia Privata di Palazzo Moroni, deputato a rilasciare le autorizzazioni: «Una rigenerazione urbana nel segno della transizione ecologica: accompagneremo questo processo per una Padova più bella, sostenibile e rivolta al futuro», assicura il primo cittadino Sergio Giordani.

IL BOOM GRAZIE AI BONUS

Si tratta quindi di un vero e proprio boom dell’edilizia, ora certificato anche dai numeri, trainato ovviamente dagli incentivi fiscali. Tra tutti il Superbonus 110%: «È un dato molto importante, tra l’altro prudente, perché la crescita non è lineare, ma esponenziale, quindi potremo chiudere l’anno con numeri ben più alti e continuare a crescere anche l’anno prossimo», spiega l’assessore all’edilizia privata Antonio Bressa.

Proprio per l’aumento vertiginoso delle richieste, l’amministrazione ha quasi raddoppiato il personale dedicato e stanziato 2,7 milioni di euro per la completa digitalizzazione dell’archivio da cui attinge l’ufficio edilizia.

LA TRASFORMAZIONE DELLA CITTà

«Ce lo aspettavamo, perché l’ondata di richieste di accesso agli atti dell’archivio storico dell’edilizia del Comune era solo il preludio di tanti progetti che ora stanno vedendo la luce – spiega l’assessore Bressa – E anche i cantieri in città lo dimostrano, così come le difficoltà nel reperimento delle materie prime. In questa fase il nostro compito è quindi quello di affiancare cittadini e professionisti in questa grande corsa ai lavori, che può veramente segnare una svolta per il patrimonio edilizio cittadino. Siamo di fatto di fronte all’inizio di una progressiva grande trasformazione della città, che sta sostanzialmente avvenendo attraverso ristrutturazioni e interventi orientanti all’efficientamento energetico. Un fattore molto importante per la transizione ecologica e sul fronte della qualità dell’aria».

I TIMORI DELLE IMPRESE EDILI

«I dati sono incoraggianti e rappresentano, senza ombra di dubbio, un segnale positivo per le imprese edili, ma soprattutto per la città, perché esprimono la volontà di investire sul futuro e sulla rigenerazione», aggiunge Alessandro Gerotto, presidente dell’Ance, l’associazione dei costruttori. Ok gli incentivi, ma poi è necessario che questi arrivino: «Assolutamente si, perché oggi gli effetti degli incentivi rischiano di essere limitati dal costo delle materie prime e dell’energia, dalla burocrazia e non ultimo dall’obbligo di Green pass, come abbiamo segnalato nei giorni precedenti. Si tratta di fattori che rallentano la ripresa e rischiano di bloccare i cantieri aperti e quelli da aprire. Come Ance siamo convinti che facendo squadra si possano superare le difficoltà e lavorare in modo sinergico sullo sviluppo del territorio». —

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