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Pmi, prorogato il bonus quotazioni – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

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Bonus quotazioni pmi agrodolce: arriva la proroga fino al 31 dicembre 2023 ma si riduce il tax credit da 500 mila a 200 mila euro. Buone notizie invece sul fronte del bonus mobili che per il 2022 torna al vecchio tetto di 10 mila euro per poi passare alla versione ridotta a 5 mila solo per le spese sostenute nel 2023 e 2024. Si allunga invece la gittata fiscale del bonus rubinetti (per i sistemi di filtraggio) che potrà essere richiesto anche per tutti gli impianti pagati entro il 31 dicembre 2023. In questo caso però a ridursi non il credito concesso ma il fondo disponibile che passa dai 5 milioni del 2022 al 1,5 milioni del 2023. Queste sono le ultime novità che troveranno spazio nella legge di bilancio 2022 grazie ad una serie di emendamenti riformulati ufficializzati ieri in commissione bilancio al senato.

Il bonus quotazioni pmi. La legge di bilancio 2022 accoglierà il differimento della scadenza del credito d’imposta concesso alle piccole e medie imprese che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo. L’agevolazione, introdotta con l’articolo 1 commi da 89 a 92 della legge 205/2017 (la legge di bilancio 2018), prevede la concessione di un credito d’imposta, fino ad un massimo di 500.000 euro, del 50% dei costi di consulenza sostenuti dalle pmi per quotarsi. La norma era stata già oggetto di proroga fino al prossimo 31 dicembre 2021 grazie all’art. 1, comma 230 della legge 178/2020 (legge di bilancio 2021) ed ora trova ulteriore respiro fino 31 dicembre 2022 ma in versione ridotta con tax credit massimo di 200 mila euro.

Bonus mobili senza pace. Continua a variare il tetto massimo di spese detraibili sostenute per mobili ed elettrodomestici. Nel disegno di legge di bilancio 2022 il plafond era stato ridotto a 5 mila euro per le spese corrisposte a partire dall’1 gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2024. Ora però la versione definitiva della norma grazie ad una riformulazione prevede che il tetto massimo di spese 2022 venga ripristinato agli ordinari 10 mila euro (la versione attuale prevede la soglia maggiorata a 16 mila euro) e scenda a 5 mila per le sole annualità 2023 e 2024. La variazione in diminuzione del limite massimo di spese agevolabili che scatterà tra poco più di 10 giorni di fatto spinge la convenienza, per coloro che presentano i requisiti per fruire della detrazione, al sostenimento in anticipo delle spese all’interno dell’annualità 2021 per assorbire completamente il plafond più alto di 16 mila euro rispetto al prossimo di 10mila del 2022.

Bonus acqua potabile. Il credito d’imposta per le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare sarà fruibile fino al 31 dicembre 2023. Si allunga dunque di un anno la gittata fiscale del credito d’imposta del 50%. Attenzione però che il bonus è fino ad esaurimento fondi e per l’anno 2023 la dotazione viene ridotta a 1,5 milioni di euro.

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