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Pnrr, Ricci (Ali): mancano le imprese, ridimensionare bonus 110% – Agenzia askanews

Pnrr, Ricci (Ali): mancano le imprese, ridimensionare bonus 110% - Agenzia askanews

Mercoledì 22 giugno 2022 – 16:01

Pnrr, Ricci (Ali): mancano le imprese, ridimensionare bonus 110%

“Serve fondo di 40 miliardi preso dal Pnrr a prestito”

Roma, 22 giu. (askanews) – “Sul Pnrr pesa un serio problema di inflazione per gli investimenti: il costo delle materie prime è aumentato e mancano le imprese perchè preferiscono l’edilizia privata con il Bonus 110% a quella pubblica. Servono circa 40 miliardi, che possiamo prendere dalla parte del Pnrr a prestito”. Lo ha dichiarato Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e Coordinatore dei Sindaci Pd, a margine dell’evento organizzato a Roma dall’Anci ‘Missione Italia Pnrr’.
“Un anno fa, quando è stato approvato il Pnrr, l’inflazione era sotto 1%, mentre ora è salita al 7%, cambiando tutto. Per questo non si può andare avanti facendo finta di niente, o quasi. Il sistema sconta già problemi strutturali legati alla eccessiva burocrazia e, da tempo, i sindaci denunciano la mancanza di personale specializzato in grado di seguire i bandi e lavorare sul versante della realizzazione delle opere. E servono persone qualificate. Dobbiamo intervenire sulla formazione e sui flussi, per creare nuove maestranze nel settore edilizio a disposizione delle imprese”, ha sottolineato Ricci. A questo si aggiungono “difficoltà oggettive legate all’inflazione, al caro materie prime, e al sistema delle imprese, che mancano. L’inflazione e il caro materie prime spostano le aziende sull’edilizia privata, dove il Bonus 110 rende più vantaggioso operare. Abbiamo chiesto come Ali, Autonomie Locali Italiane, un fondo consistente di 30-40 miliardi circa per coprire gli aumenti, che possiamo prendere dalla parte a prestito del Pnrr, senza cambiare i 6 obiettivi del Piano, così da riuscire a fare qualche opera in meno ma la sicurezza di finire quello si inizia”.


“La seconda proposta che Ali ha fatto è appunto rimodulare l’ecobonus portandolo al 70% anziché l’attuale 110: in questo modo si mantiene l’incentivo evitando la fuga delle imprese dal pubblico. Sono necessari, dunque, correttivi e interventi da parte del Governo in questa fase, i Comuni stanno facendo i salti mortali per non perdere la grande occasione che ci viene dall’Europa, ma occorre che siano messi in grado di poter lavorare, di poter assumere personale qualificato, di puntare sulla formazione, rimuovendo allo stesso tempo ogni ostacolo al reperimento di imprese per effettuare i lavori nei cantieri”, ha detto ancora Ricci.

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