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PNRR: Trasmesso alle Camere il report sullo stato di attuazione – Lavori Pubblici

Riduzione del divario di cittadinanza e parità di genere,
lavoro, in particolare per i più giovani, salute, giustizia e
mobilità sostenibile. Ma anche interventi a favore degli enti
territoriali cui spetta il 36 per cento delle risorse legate
al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sono
solamente alcune delle misure contenute nella prima
Relazione al Parlamento
sullo stato di attuazione del PNRR
con cui il Governo dà conto dell’utilizzo delle risorse del
programma Next Generation EU, dei risultati raggiunti e delle
eventuali misure necessarie per accelerare l’avanzamento dei
progetti.

Le dichiarazioni del Premier Mario Draghi

L’Italia rispetta l’impegno a conseguire tutti i primi 51
obiettivi entro la fine di quest’anno
”, scrive il Presidente
del Consiglio, Mario Draghi, nella premessa alla
Relazione. “Se vogliamo che la percezione dell’Italia
all’estero cambi in modo permanente, questa è un’occasione unica:
dimostrare che tutte le risorse del Piano sono spese correttamente
e onestamente, evitando fenomeni di corruzione e infiltrazioni
delle organizzazioni criminali. E le vostre amministrazioni – anche
in questo caso – svolgono un ruolo fondamentale
”, ha poi
aggiunto il Presidente del Consiglio rivolgendosi ai ministri nel
corso della cabina di regia sul Recovery Plan.

La prima rata da 11,5 miliardi di contributo e 12,6 miliardi di
prestito

La prima rata di fondi europei è composta da un contributo
finanziario di 11,5 miliardi e un prestito di 12,6 miliardi, per un
totale di 24,1 miliardi di euro. Da questa cifra
va detratta, in proporzione, la quota di prefinanziamento (13%) già
ricevuta dall’Italia, per una erogazione netta pari a 21 miliardi
di euro. L’erogazione della prima rata avverrà quindi a seguito
della valutazione positiva sul conseguimento soddisfacente delle 51
misure.

Gli interventi attuati nel 2021

Gli interventi attuati nel corso del 2021 hanno riguardato in
particolare disuguaglianze e fragilità (Legge
quadro sulla disabilità; misure sulle zone economiche speciali;
Fondo per l’imprenditoria femminile; Piano operativo per il
sostegno alle persone vulnerabili e la prevenzione
dell’istituzionalizzazione degli anziani); lavoro
(Programma nazionale Garanzia di occupabilità dei lavoratori; Piano
nazionale Nuove Competenze); salute (il Piano di
riorganizzazione delle strutture sanitarie per l’emergenza
pandemica, con l’incremento del numero di posti letto di terapia
intensiva e semi intensiva); giustizia (leggi
delega in materia di riforma del processo civile e del processo
penale, riforma in materia di crisi d’impresa, potenziamento
delle piante organiche); ambiente e mobilità
sostenibile
(autobus elettrici, servizi idrici integrati,
ciclo dei rifiuti, gas rinnovabile, prevenzione del dissesto
idrogeologico, rafforzamento di ecobonus e Sismabonus per
l’efficientamento degli edifici); università, ricerca e
innovazione
(riforme del sistema di istruzione terziaria,
impulso alla ricerca applicata, alloggi per studenti universitari,
aumento di importo e beneficiari delle borse di studio);
mondo produttivo (Piano Transizione 4.0; bandi per
progetti d’interesse europeo su microelettronica, idrogeno e cloud;
competitività delle imprese turistiche; sostegno
all’internazionalizzazione; sportello unico doganale;);
bilancio pubblico, controllo della spesa e amministrazione
finanziaria
(rafforzamento del ruolo del MEF nel processo
di spending review; semplificazione e revisione delle procedure per
gli appalti; contrasto all’evasione fiscale) e il
rafforzamento della macchina amministrativa
finalizzata alla buona gestione del PNRR.

Schede di sintesi

Alla Relazione sono allegate schede di sintesi
che illustrano poi tutte le attività già avviate dai singoli
Ministeri in relazione alle scadenze successive al 2021. Per
accedere alle rate del 2022 è infatti previsto il
conseguimento di 102 traguardi e obiettivi: tra le misure
legislative, la cui entrata in vigore è prevista per l’anno
prossimo, figurano la riforma della carriera degli insegnanti (30
giugno 2022); la delega per la riforma del codice degli appalti
pubblici (30 giugno 2022); l’istituzione di un sistema di
formazione di qualità per le scuole (31 dicembre 2022);
l’istituzione di un sistema di certificazione della parità di
genere e dei relativi meccanismi di incentivazione per le imprese
(31 dicembre 2022) e la legge annuale sulla concorrenza 2021 (31
dicembre 2022).

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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