

Uso improprio di proroghe e rinnovi contrattuali, ricorso
reiterato alla procedura negoziata senza bando, criticità
organizzative anche nell’attribuzione del ruolo del RUP.
Sono tante e anche di grave entità le irregolarità riscontrate
da ANAC nella gestione degli affidamenti pubblici
da parte di una stazione appaltante e che sono state oggetto della
corposa delibera del 2 aprile 2025,
n. 164, nella quale sono stati affrontati diversi
punti salienti in materia di Codice Appalti e di tutela della
concorrenza e del libero accesso al mercato
Rinnovi e proroghe fuori tempo massimo: no ad affidamenti
illegittimi
Uno dei rilievi centrali formulati da ANAC riguarda la
tempistica di rinnovo dei contratti, spesso
disattesa nella prassi. Il rinnovo, per definizione, deve essere
disposto prima della scadenza del contratto
originario. Qualsiasi provvedimento successivo, anche se
motivato con esigenze di continuità del servizio, equivale a un
nuovo affidamento senza gara, in contrasto con i
principi di evidenza pubblica.
Nel caso analizzato, il rinnovo è stato formalizzato
oltre due mesi
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