

Qual è il limite tra il dovere di controllo e
il principio di proporzionalità nelle gare
pubbliche? È lecito per la stazione appaltante verificare
solo un campione delle dichiarazioni rese dai concorrenti?
È obbligatorio produrre già in fase di gara i contratti di lavoro
per il personale tecnico indicato nell’offerta?
A queste e ad altre domande risponde il Consiglio di
Stato con la sentenza
del 2 maggio 2025, n. 3716, enunciando
alcuni principi di valore generale e
trasversale per tutte le stazioni appaltanti chiamate a
bilanciare rigore, proporzionalità e sostenibilità operativa nei
procedimenti di verifica e valutazione delle offerte.
Dichiarazioni concorrenti: il Consiglio di Stato sulle
verifiche a campione
La controversia oggetto della sentenza riguarda una gara per
l’affidamento di un servizio di assistenza tecnica nella gestione
di fondi strutturali europei a livello regionale. Il
criterio di aggiudicazione era l’offerta
economicamente più vantaggiosa, con un focus valutativo
sulla qualità professionale e sulla stabilità del gruppo di
lavoro proposto dal
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