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Sciame sismico, le scosse nel trevigiano sono 28: «Vanno resi più sicuri gli edifici» – la tribuna di Treviso

Negli ultimi due giorni “microscuotimenti” a Follina, Miane, Refrontolo e San Pietro, magnitudo 0.7. I tecnici ricordano che si può ricorrere al Sismabonus, il provvedimento che prevede una detrazione fiscale accresciuta al 110%, su una spesa massima di 96mila euro, per chi fa interventi di irrobustimento antisismico della propria abitazione

MIANE. Ecco a che cosa servono i quattro monitor sismografi posizionati intorno al Monte Cesen, uno dei quali a Miane: hanno permesso di rilevare ulteriori scosse, anche ieri, per cui siamo a quota 28 (senza contare quelle più impercettibili). Ma non ci sono più state scosse intense come quelle di lunedì notte e mercoledì pomeriggio.

LE MISCROSCOSSE

Le ultime scosse esaminate dai tecnici dell’Ogs sono state intercettate ad una profondità di oltre 13 km, dalle parti di Follina, con una magnitudo di 0,4, alle 8.25 di giovedì; di circa 13 km, sotto la montagna di Miane, alle 7.20, sempre del 30 settembre, con magnitudo 0,7; all’1,36 di giovedì notte, con magnitudo 0,5, ad una profondità di 10,5 km sotto Refrontolo; alle 23.13 del 29 settembre, a San Pietro di Feletto, appena 5 km di profondità, ma ad una magnitudo molto bassa, 0,3.

«Siamo molto lontani dai 3,5 gradi degli scuotimenti di mercoleì e di martedì e già questo è un segnale positivo: che lo sciame potrebbe essere in via di esaurimento. Ma – spiega il sismologo Pier Luigi Bragato, dell’Ogs – la rassicurazione maggiore è che la terra non trema da 24 ore, anzi da 30» precisava l’esperto, riscontrando ieri pomeriggio gli ultimi rilievi. «È vero che all’improvviso può arrivare la sorpresa, e speriamo che non sia amara, ma le statistiche della zona ci dicono che l’indebolimento della sequenza, sia di numero che di intensità delle vibrazioni, può far ben sperare».

RESTANO LE STAZIONI MOBILI

Ecco perché le quattro stazioni mobili di rilevazione rimarranno al loro posto ancora una settimana circa. Tolte queste, a vigilare sull’area pedemontana resteranno i sismografi del Montello e del Col Vendana, sulle Prealpi.

Sta rientrando, intanto, la preoccupazione dei residenti a Miane e Valdobbiadene. Il Rifugio Posa Puner, sopra Miane, è aperto per accogliere gli escursionisti del fine settimana, che saranno numerosi, perché il sito è un balcone panoramico sulle Collin dell’Unesco e sulla Vallata. Ai municipi sia di Miane che di Valdobbiadene, ma anche di Farra di Soligo, dove pure si sono avvertite le scosse, numerose telefonate d’informazione sono arrivate agli uffici tecnici per conoscere puntualmente le norme di adeguamento antisismico previste dalla mappa più recente della regione.

IL SISMABONUS

I tecnici ricordano che si può ricorrere al Sismabonus, il provvedimento che prevede una detrazione fiscale accresciuta al 110%, su una spesa massima di 96mila euro, per chi fa interventi di irrobustimento antisismico della propria abitazione.

Più precisamente, il beneficio fiscale sarà applicato a chi farà lavori per alzare la resistenza ai sismi o ridurre le sollecitazioni. Si va dall’isolamento delle strutture, per ridurre l’impatto dell’eventuale terremoto, al rafforzamento degli elementi portanti, come travi e pilastri, per rendere più resistenti gli edifici. «La riclassificazione – spiega l’assessore regionale alla protezione civile, Diego Bottacin, che risiede a Miane – è un’ottima occasione per valorizzare gli edifici, rendendoli più sicuri».

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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