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Superbonus 110%, corsa ai lavori In un anno e mezzo già mille cantieri – La Gazzetta di Modena

Nei primi quattro mesi del 2022 rilasciati 535 permessi contro i 388 dell’intero 2021. Ma c’è il rebus dei tempi 

Strada che vai, cantiere che trovi. Ormai è un leitmotiv che suona senza sosta in tutta la città.

Alla prima comparsa delle impalcature il pensiero ricorrente va subito sul tema sicurezza: per chi ci lavora sopra e per chi ci passa sotto. Conseguenze? Strade occupate, negozi oscurati, viabilità che cambia. È ormai una rappresentazione sempre più fedele ad una realtà modificata, una realtà aumentata che rende la mappa di Modena un vera e propria città dei cantieri.

Lo dicono i numeri. Nel corso del 2021, nel territorio comunale modenese sono stati presentati 388 progetti edilizi per interventi che fruiscono del bonus 110 (pratiche che attengono a ecobonus e sismabonus) e, fino a oggi, nel 2022 ne sono stati presentati 535. Quasi mille cantieri in un anno e mezzo.

Complessivamente, nei primi tre mesi del 2022 si è registrato un aumento del 24 per cento del numero di pratiche presentate (dato totale, non solo delle pratiche relative al 110) rispetto allo stesso periodo del 2021. Tale aumento si aggiunge a quello rilevato nell’intero anno 2021 rispetto al 2020, pari a un più 56 per cento. In totale nel 2021 le pratiche presentate sono state 5885, mentre nel 2020 erano state 3771. C’è da immaginarsi che il 2022, vista l’impennata del primo trimestre, possa continuare a crescere arrivando a toccare la quota record di quasi diecimila cantieri.

Ma non è tutto oro quello che luccica. L’incertezza sui Bonus e le sue applicazioni ha generato, dopo la caccia all’impresa, un rallentamento della burocrazia, con gli uffici comunali praticamente presi d’assalto.

In più c’è parecchia preoccupazioni su due fronti principali: la tempistica dei lavori e la tenuta delle aziende.

Non più tardi di due giorni fa, Cna ha rilanciato il tema: «I continui “stop and go” del governo stanno letteralmente soffocando migliaia di imprese, alle prese con l’impossibilità di riscuotere crediti per lavori già completati da tempo e per i quali hanno già pagato tasse stipendi e contributi. Sorprende in particolare la continua messa in discussione degli incentivi all’edilizia che sono parte integrante della programmazione della politica economica approvata dal Governo e dal Parlamento attraverso il Def e la Legge di Bilancio. Si alimenta così un clima di incertezza, anche per le continue modifiche normative, che scoraggia la propensione agli investimenti, proprio mentre la congiuntura mostra preoccupanti segnali di debolezza. Un clima, che peraltro rende questi incentivi praticabili solo ai privati che hanno maggiori possibilità economiche per pagare gli anticipi e scontare dalla denuncia dei redditi i crediti fiscali maturati, ora più che mai difficilmente cedibili alle imprese e alle banche».

La prima risposta del Governo è stata sui tempi, e questo permetterà ad alcuni cantieri di respirare. Ma non basterà. Saranno tre mesi in più, fino al 30 settembre. Non per ultimare i pagamenti ma semplicemente per eseguire i lavori e (presumibilmente) saldare almeno quel 30% del totale che, nella norma originaria, era previsto che venisse versato dai committenti per le case unifamiliari e le unità autonome entro il 30 giugno.

Con questo ennesimo correttivo, che dà finalmente seguito alle richieste che arrivano ormai da mesi da parte di imprese e professionisti, viene inserito nel decreto Aiuti (approvato lunedì in Consiglio dei ministri), un nuovo meccanismo per allentare le briglie che il Governo ha cercato di mettere al superbonus, soprattutto nel timore che possa diventare l’occasione di frodi fiscali.

Già, perché certamente ingolosisce poter vedere il proprio patrimonio immobiliare crescere di valutazione tra cappotto termico, classe energetica performante e soluzioni fotovoltaiche. ma allo stesso tempo preoccupa sapere che se qualcosa andrà storto nella cessione del credito a rimetterci non sarà tanto l’impresa, quanto il proprietario. Ma intanto nuovi cantieri continuano a nascere.

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