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Superbonus 110% e sostituzione infissi: il confronto con gli esperti tra risposte di AdE ed Enea – Lavori Pubblici

La disciplina fiscale prevista dall’art. 119 del Decreto
Rilancio prevede una detrazione del 110%
(superbonus) delle spese sostenute per alcuni
interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del
rischio sismico.

Superbonus 110%: i dubbi operativi

Sono tanti (troppi) i dubbi nati a seguito della nascita di
questa nuova agevolazione fiscale. Tra questi farà tanto discutere
l’accesso al superbonus per gli interventi
trainati
di sostituzione degli infissi.
Stiamo parlando, cioè, degli interventi di efficienza energetica di
cui all’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n.
90.

Nel caso sia realizzato uno degli interventi trainanti di cui
all’art. 119, comma 1, lettere a), b) e c), il contribuente potrà
portare in detrazione fiscale al 110%, come intervento trainato,
anche la sostituzione di infissi e serramenti.

Su questo argomento, sin dal 2020, ci si è chiesto se la
sostituzione degli infissi potesse essere ammessa al superbonus
anche in caso di spostamento o modifica dimensionale.

Speciale Superbonus

Superbonus 110% e sostituzione infissi: demolizione e
ricostruzione

Rispondere alla domanda in caso di intervento di demolizione e
ricostruzione dell’edificio è stato facile e comprensibile. In
questo caso, infatti, come previsto all’art. 119, comma 3 del
Decreto Rilancio è sufficiente che l’intervento sia configurato
come ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3,
comma 1, lettera d), del Testo Unico Edilizia (DPR n. 380/2001).
Ammessa, quindi, la modifica dimensionale nel caso l’intervento sia
eseguito con demolizione e ricostruzione dell’edificio. Concetto
ribadito da Enea e dall’Agenzia delle Entrate.

Superbonus 110% e sostituzione infissi: senza demolizione e
ricostruzione

Cosa accade nel caso, invece, di intervento senza demolizione e
ricostruzione? Aveva risposto a questa domanda l’Enea che in
audizione in Commissione Attività Produttive alla Camera
(28/04/2021) aveva confermato l’accesso a bonus 110% solo se
mantenute forma e dimensioni, con eventuali modifiche dovute alle
tolleranze di cantiere o a motivi tecnicamente validi.

Vediamo cosa dice esattamente Enea tramite il suo assistente
virtuale Virgilio, nel caso di intervento trainato di sostituzione
degli infissi.

Nella disciplina del superbonus, gli interventi su
serramenti e infissi possono essere esclusivamente “trainati” (art.
119, comma 2). Il percorso iniziale guidato da Virgilio può
aiutarla a verificare il possesso dei requisiti necessari per
usufruire del superbonus per gli interventi “trainati” di
efficienza energetica.

Come nell’ecobonus, l’intervento deve configurarsi come
sostituzione di componenti già esistenti o di loro parti e non come
nuova installazione.

Non è necessario che la sostituzione riguardi tutti gli
infissi.

Gli infissi connessi alla modifica dimensionale o allo
spostamento delle aperture, così come alla realizzazione di nuovi
vani di porta o finestra, sono esclusi dall’agevolazione, tranne
nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione.

Riteniamo che, rispetto alle dimensioni originarie, possa
essere tollerato uno scostamento molto contenuto (nell’ordine del
2%) derivante da ragioni tecniche non eludibili.

Nel caso di contemporanea installazione dell’isolamento
termico esterno (“cappotto termico”) si possono modificare le
dimensioni del serramento esclusivamente in relazione al
restringimento della bucatura esterna. Analogamente, nel caso di
contemporanea installazione di impianto radiante a pavimento, si
possono modificare le dimensioni del serramento esclusivamente in
relazione all’innalzamento della quota di calpestio.

Enea, dunque, ha ammesso al superbonus 110% la sostituzione
degli infissi con modifica dimensionale solo in due casi:

  • tolleranza del 2%;
  • ragioni tecniche dovute all’istallazione di una cappotto
    termico o ad un impianto radiante a pavimento che riducano le
    dimensioni del serramento.

Superbonus 110% e sostituzione infissi: la risposta
dell’Agenzia delle Entrate

A sparigliare le carte di un concetto già recepito da tecnici,
imprese e contribuenti, ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate con
la risposta n. 524 del 30 luglio
2021
. Nella sua nuova risposta AdE, dopo aver chiesto lumi al
Ministero dello Sviluppo Economico, afferma che nel caso di
intervento che non prevede demolizione e ricostruzione, la
sostituzione degli infissi può essere trainata nel superbonus anche
nel caso di spostamento e variazione dimensionale, ma solo se la
superficie “totale” degli infissi nella situazione post intervento
è minore o uguale di quella ex ante. Ciò a garanzia del principio
di risparmio energetico.

Superbonus 110% e sostituzione infissi: il confronto con gli
esperti

Come sono solito fare, mi sono confrontato con un esperto di
riqualificazione energetica. Ecco il commento dell’ing.
Cesare Caramazza
, esperto in Gestione dell’Energia,
progettista di interventi di riqualificazione energetica e di
impianti elettrici, energy manager di aziende private, componente
del direttivo di Assoege.

La recente risposta ad interpello 524 dell’Agenzia delle
Entrate chiarisce come sia possibile portare in detrazione infissi
se la superficie complessiva degli stessi non supera la superficie
ante operam (tranne per i casi di demolizione e
ricostruzione).

Come già
approfondito da lavoripubblici.it
tale indicazione contrasta
con la precedente dell’Enea, che indicava in una sua FAQ che la
modifica degli infissi ne inficiava la detraibilità.

Nel merito, non comprendendo su quale base aveva emesso
questa FAQ, non può non sottolinearsi come sarebbe opportuno che un
ente tecnico come Enea si limitasse a supportare per:

  1. come eseguire i calcoli;
  2. come eseguire i confronti per il doppio salto di
    classe;
  3. ogni altro aspetto tecnico che non riguardi cosa si possa e
    non si possa detrarre.

Ogni sconfinamento in settori che possono essere oggetto di
chiarimento da parte di altri enti crea solo grande confusione.
Anche le guide e i vademecum pubblicati, in particolare quello
relativo a cosa debba contenere il computo metrico, sarebbe il caso
siano rivisti, magari con un confronto con tecnici del
settore.

Ad esempio le richieste di Enea in merito al computo sembra
confondano quest’ultimo con un quadro economico, pretendendo che lo
stesso contenga ad esempio i costi di progettazione, nonché i costi
reali di realizzazione (mentre al massimo si potrà avere un computo
basato su prezzari e analisi ed indicazione dello sconto medio
applicato, poi le offerte delle imprese costituiranno l’importo che
andrà in detrazione).

Tornando all’argomento infissi la personalissima opinione
dello scrivente è che la nuova risposta ad interpello dell’Agenzia
delle Entrate è di grande ragionevolezza, accettando che
all’interno di una ristrutturazione possa avvenire una
ridistribuzione spazi interni con conseguente modifica degli
infissi.

La limitazione del loro ampliamento appare anch’essa una
richiesta di buon senso, sia dal punto di vista formale (la
detrazione 50% prevedeva l’intervento di sostituzione infissi, non
il loro ampliamento, se ne modifico forma e posizione senza un
ampliamento non si vedono motivi ostativi), sia dal punto di vista
sostanziale. Infatti i migliori infissi esistenti sui prezzari
hanno trasmittanze attorno a 1,0-1,1 W/mq K, al pari di una parete
piena o semipiena di qualche decina di cm non isolata. Per contro
gli infissi avrebbero un basso contributo per la fase invernale
proveniente dall’irraggiamento solare (si deve rispettare il limite
del fattore solare sotto 0,35 nelle zone a maggior irraggiamento),
che diventa elemento di discomfort (e di inefficienza) d’estate.
Peraltro un edificio nato e progettato con determinate superfici
finestrate, che viene prima isolato e poi dotato di finestre più
ampie, potenzialmente sarà inevitabilmente inefficiente.

In conclusione si concorda con il chiarimento pubblicato,
che appare di buon senso e nella direzione di ottenere edifici
efficienti e meno costosi per la loro gestione”.

Ringrazio il collega per il prezioso contributo e come sempre vi
invito a scrivermi a redazione@lavoripubblici.it, su Messenger o tramite la pagina
Facebook di
LavoriPubblici.it
. Il confronto è il miglior modo per far
nascere nuovi dubbi e possibili soluzioni.

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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