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Superbonus 110%, Miceli (CNAPPC): Decreto anti frode rischia di compromettere il lavoro dei professionisti – Lavori Pubblici

Mentre ben comprendiamo la sacrosanta necessità di limitare
gli abusi connessi all’utilizzo del Superbonus, non possiamo che
ribadire come tempi e modi previsti dal DL antifrode provocheranno
sicuramente numerosi problemi a quei professionisti che sono già
impegnati nei lavori. Il meccanismo di gestione dei bonus rischia
di compromettere e di rallentare il loro lavoro, mentre i costi
aumenteranno, poiché le asseverazioni o le modifiche dovranno
essere svolte da professionisti che mettono a disposizione le loro
competenze. Tutto ciò è aggravato dalla situazione di incertezza
dovuta ai possibili cambiamenti di scenario nella conversione del
DL antifrode e nella stessa approvazione della Legge di
Bilancio
”.

Questo il commento di Francesco Miceli,
Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori, al nuovo Decreto-legge 11 novembre
2021, n. 157
(Decreto anti-frode), immediatamente in vigore ma
di cui si attende la conversione in legge.

Secondo il presidente del CNAPPC il nuovo Decreto anti frode
creerebbe una serie di criticità tra le quali quella di carattere
più generale sulle ipotesi di proroga alla scadenze delle varie
tipologie di bonus che saranno rese note solo a fine anno quando la
legge di bilancio sarà approvata, facendo così mancare quelle
certezze indispensabili, sia per il mondo dell’impresa, sia per il
mondo della libera professione.

I nuovi obblighi previsti dal Decreto anti frode
necessiterebbero, inoltre, di una revisione dei contratti e la loro
rinegoziazione economica che potrebbero creare conseguenti ed
inevitabili contenziosi tra imprese, contribuenti e
professionisti.

Da non sottovalutare, inoltre, l’insorgere di problemi connessi
con gli inevitabili ritardi nei pagamenti relativi alla cessione
del credito dovuti al necessario tempo tecnico con la conseguenza
di generare seri problemi di liquidità a professionisti e
imprese.

La nostra pressante richiesta – conclude Miceli –
è che queste e le altre criticità, che quotidianamente si
riscontrano e che avranno gravi ripercussioni sull’attività dei
liberi professionisti, vengano affrontate in sede di conversione
del DL, escludendo tutti i contratti in essere nel 2021 dalla nuova
normativa antifrode
”.

© Riproduzione riservata

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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