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Superbonus 110%, riparte la piattaforma di Poste ma aumentano gli adempimenti per i controlli – Il Sole 24 ORE

I punti chiave

3′ di lettura

Riparte la piattaforma di Poste Italiane per l’acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus 110% e agli altri bonus edilizi. Le procedure di acquisto, sospese a febbraio dopo gli interventi normativi che avevano posto un limite al numero di cessioni di questi crediti, sono state riavviate nel corso della mattinata del 7 marzo, così come aveva annunciato l’ad di Poste, Matteo Del Fante, lo scorso 28 febbraio a valle di un consiglio di amministrazione straordinario che aveva esaminato la questione.

Si riprende dopo i correttivi del decreto legge

Il ripristino delle attività è stato possibile dopo i correttivi introdotti al limite sulle cessioni (ora tra intermediari finanziari e assicurativi ne sono consentite al massimo tre) e dopo le linee interpretative che hanno rassicurato operatori come Poste sulla possibilità di continuare a beneficiare della possibilità di utilizzare i crediti di imposta per un periodo di 5 anni nonostante i sequestri e le truffe, a patto che ci sia stata buona fede nell’acquisto. Nella nota pubblicata sul sito di Poste Italiane (cliccando nell’icona “Servizi al cittadino” e poi sulla voce “Bonus fiscali e cessione del credito”) si spiega che “a partire dal 7 marzo 2022, Poste Italiane riattiva la piattaforma per l’acquisto dei crediti di imposta dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’ultimo decreto legge di modifica del regime di circolazione dei crediti d’imposta”. La temporanea sospensione, si chiarisce “è stata necessaria per adeguare le procedure di controllo, elaborazione, acquisizione delle pratiche, in funzione del susseguirsi di molteplici interventi legislativi in materia”.Dal 7 marzo, dunque “Poste Italiane valuterà l’acquisto dei crediti d’imposta unicamente da quei soggetti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (le cosiddette prime cessioni) Poste Italiane valuterà l’acquisto dei crediti d’imposta unicamente a valle della loro disponibilità alla cessione sulla piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate”.

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Passano da 3 a 6 i documenti da presentare

Dopo la stretta sui controlli per evitare le frodi, Poste Italiane ora richiede ulteriori documenti per accedere alla cessione del credito fiscale, rispetto a quanto previsto sino a febbraio. Sono in particolare tre le documentazioni aggiuntive: 1)la copia dei bonifici di pagamento da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. E ancora: 2) la copia di un documento attestante il diritto di proprietà o di godimento sull’immobile sul quale sono stati effettuati i lavori cui fa riferimento il credito d’imposta che si propone di cedere a Poste Italiane (come la visura catastale storica per la proprietà, contratto di locazione o comodato d’uso per il godimento). 3) La copia di documentazione che dimostri la capacità reddituale o patrimoniale del proponente la cessione del credito d’imposta con riferimento al costo dei lavori eseguiti (ad esempio per le persone fisiche cedolino o dichiarazione dei redditi dell’ultimo anno; per le persone giuridiche ultimo bilancio approvato o ultima dichiarazione dei redditi presentata).

Le altre informazioni richieste

Queste informazioni si aggiungono alle altre già richieste in passato e cioè: copia dell’asseverazione dei lavori eseguiti cui fa riferimento il credito d’imposta. Copia del “modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del credito d’imposta” trasmesso dall’intermediario fiscale all’Agenzia delle Entrate, con relativa ricevuta rilasciata da quest’ultima. Copia di una dichiarazione del medesimo intermediario fiscale, esclusivamente nella forma che sarà resa disponibile al proponente a un link specifico all’interno dell’area dedicata, nella quale l’intermediario fiscale attesta che il “modulo di comunicazione” citato prima è conforme a quello da lui trasmesso all’Agenzia delle Entrate.

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Source: ilsole24ore.com

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