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Superbonus, 14 mila pratiche arretrate: il Comune alza bandiera bianca e inizia i controlli a campione – La Repubblica

Il Superbonus fa lievitare le richieste di lavori edili in città e gli uffici comunali dell’Edilizia privata vanno in tilt. Facciate da rifare, interventi negli ambienti interni e anche un boom di sanatorie per le verande. Impossibile con il poco personale a disposizione evadere tutte le istanze nei tempi previsti dalla legge. Si tratta di circa 14mila diverse richieste arrivate allo Sportello unico edilizia fra Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata), Cilas (comunicazione di inizio lavori asseverata superbonus) e Scia (segnalazione certificata di inizio attività). E dall’altra parte ci sono soltanto venti funzionari tecnici, di cui la metà part-time.

Ecco perché l’assessore comunale al ramo Vincenzo Di Dio, con una determina firmata ieri, ha deciso di avviare controlli a campione per i titoli di edilizia minore, quelli appunto che servono per i lavori di ristrutturazione degli appartamenti e delle facciate dei palazzi in città.

I controlli, dunque, saranno sul venti per cento delle comunicazioni che arrivano agli uffici, stabiliti dopo le operazioni di sorteggio effettuate ogni quindici giorni dalla Sispi, utilizzando un sistema automatico governato da un algoritmo di generazione casuale di sequenze numeriche che garantisce, la trasparenza e l’imparzialità di tutte le operazioni.

“Allo Sportello unico edilizia arriva un numero estremamente consistente di richieste di titoli edilizi in rapporto alle risorse umane disponibili assegnate a effettuarne il relativo controllo, con la conseguenza che non si riesce a evadere tutte le istanze che pervengono in tempi certi. Per questo motivo abbiamo ritenuto di proporre un controllo a campione sugli aspetti tecnici dei titoli edilizi minori del resto previsto dalla legge”, dice Di Dio.

Per tutto il resto delle pratiche farà fede l’asseverazione firmata dai professionisti come è previsto dalle comunicazioni di inizio lavori.

“Che ben vengano i controlli – dice Iano Monaco, presidente del Consiglio dell’ordine degli architetti di Palermo – Sarebbe già un risultato se davvero si riuscisse a fare delle verifiche sul venti per cento delle richieste. Sarebbe un ulteriore deterrente. Perché già bisogna considerare che il professionista a monte si assume la responsabilità legale di dichiarare il vero. In qualsiasi momento l’amministrazione può verificare”.

Gli uffici dell’Edilizia privata del Comune non soltanto hanno il personale ridotto all’osso, ma ciclicamente fanno i conti con diversi disservizi. L’ultimo la settimana scorsa è stato un guasto alle elettropompe che ha reso impossibile l’erogazione dell’acqua e ha imposto la chiusura degli uffici con tutto il personale in smart working. Anche se l’80 per cento delle pratiche ormai è digitale questo ha complicato ulteriormente gli iter burocratici.
Anche se i controlli dei funzionari saranno a campione, la completezza dei documenti necessari alla presentazione dei titoli edilizi viene comunque verificata attraverso il sistema informatico della piattaforma Super@edi, prima che la pratica stessa venga protocollata dagli uffici. Se manca qualcosa la pratica non viene accettata.

“I controlli a campione consentiranno una migliore redistribuzione del personale e del relativo carico di lavoro in relazione agli obiettivi assegnati e garantirà a professionisti e cittadini tempi certi sull’esito delle pratiche”, aggiunge l’assessore.

Source: palermo.repubblica.it

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