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Superbonus a Bergamo, l’appello alle banche dell’Ance: «Riattivate l’acquisto dei crediti fiscali o si… – Corriere Bergamo – Corriere della Sera

di Donatella Tiraboschi

L’associazione delle aziende edili valuta in 1,4 miliardi di euro l’impatto in provincia e ha portato a un + 84% di investimenti nelle manutenzioni. Allarme anche sul Pnrr: «Destinati a Bergamo 689 milioni, ma due terzi delle opere non ha ancora progetti esecutivi e i costi non sono aggiornati nel 72% dei casi»

Staccando gli occhi dai fogli della relazione ufficiale dell’assemblea, la presidente dell’Ance Vanessa Pesenti si rivolge direttamente ai rappresentanti del ceto bancario: «Banche, vi guardo perché non vediamo da parte vostra una ricettività sull’argomento». L’appello che aveva appena lanciato «grazie alla nuova modifica introdotta dal Decreto Aiuti sul meccanismo delle cessioni, attendiamo, da parte di tutti gli istituti di credito, una rapida riattivazione, per evitare la crisi di migliaia di famiglie e delle imprese» è quanto di più realistico possa emergere dalla montagna di numeri (confortanti, al netto dei problemi del comparto) prodotti da Pesenti. Proprio ieri, la Bcc Bergamo ha comunicato ai clienti di aver sospeso l’attività di acquisto dei crediti fiscali, anche su pratiche in itinere, gettando nello sconforto i correntisti che non sanno quando e se il meccanismo potrà essere riattivato (la banca, interpellata, non dà una versione ufficiale).

Da un lato ci sono i patemi di famiglie ed imprese, dall’altro i grandi numeri degli investimenti trainati, appunto, dal superbonus. Sono stimati 1,4 miliardi di euro a valori correnti: un dato che corrisponde a più dell’84% degli investimenti complessivi in manutenzione straordinaria del patrimonio abitativo provinciale. «Senza trascurare l’impatto occupazion
ale — aggiunge la presidente — considerando che un investimento di 200 mila euro attiverebbe due occupati diretti e un occupato nell’indotto delle costruzioni, si stima che un livello di investimenti pari a 1,4 miliardi veicolati dagli incentivi sia stato in grado di impiegare quasi 14 mila persone nel settore delle costruzioni e quasi 7 mila nell’indotto, per un totale di 20.800 occupati». Che si tratti di una fase espansiva non c’è dubbio, tanto più che, sottolinea Pesenti, «secondo le stime Ance sono al momento destinati 689 milioni di euro di investimenti del Pnrr riconducibili al settore delle costruzioni e per la maggior parte, ovvero 415 milioni di euro, all’interno della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”».

Una mission cruciale per il governatore Attilio Fontana: «Tentando tutte le strade possibili», mentre relativamente al Pnrr, Fontana dice di averne parlato con Mario Draghi proprio l’altroieri: «Concordo coi sindaci, ci sono difficoltà nelle fasi discendenti dei bandi, collaboreremo con Ance per renderli più agevoli». Come nel resto d’Italia, si stima che «due terzi delle opere candidate o finanziate dal Pnrr — riprende Pesenti — non abbia ancora un progetto esecutivo e la metà abbia un costo definito non sulla base di un computo, ma di una stima parametrica, che per giunta nel 72% dei casi non è stata aggiornata negli ultimi 12 mesi. È necessario non perdere l’occasione data dai finanziamenti pubblici a sostegno della crescita e dello sviluppo: non solo Pnrr ma anche Piano Lombardia. Sono un’opportunità per realizzare interventi attesi da anni». La linea tramviaria T2, il treno per Orio, la Bergamo-Treviglio. Solo per citarne alcuni.

27 maggio 2022 (modifica il 27 maggio 2022 | 09:25)

Source: bergamo.corriere.it

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