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Superbonus, frodi e cessioni del credito: le proposte del Tavolo delle libere professioni – Lavori Pubblici

La legge di Bilancio 2022 ha confermato
l’obbligo di asseverazione delle spese da parte dei professionisti
introdotto con il D.L. n. 157/2021 (Decreto Antifrode), così come
l’entrata a pieno regime dell’art. 28 del D.L. n. 4/2022 (Decreto
Sostegni-Ter) e ha di fatto ridotto, al momento, la
cedibilità dei crediti a un’unica possibilità. Si
tratta di questioni su cui gli addetti ai lavori continuano a
dibattere, cercando un confronto continuo e costante con le forze
di governo, alla ricerca di soluzioni che possano essere
sostenibili per tutte le parti.

Superbonus, cessioni del credito e meccanisimi antifrode:
la proposta del Tavolo delle libere professioni

È in questo senso che va letta la dichiarazione del
Tavolo delle libere professioni: architetti e
ingegneri si dichiarano “pronti alla massima collaborazione” con il
governo e le forze politiche nella lotta al sistema fraudolento di
cessione del credito, attivando azioni che siano “condivise e
comuni al fine di raggiungere obiettivi concreti e certezze
professionali”.

La sollecitazione emerge unanime dal Tavolo dove siedono i
rappresentanti di Inarcassa, insieme alla sua
Fondazione, del Consiglio Nazionale degli
Ingegneri (CNI), del Consiglio Nazionale degli
Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori
(CNAPPC), dell’AIDIA
(Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti), delle
associazioni di categoria ALA Assoarchitetti
(Associazione degli architetti e degli ingegneri liberi
professionisti italiani), Federarchitetti
(Associazione nazionale degli architetti e ingegneri liberi
professionisti), Federazione Nazionale ASSO INGEGNERI
ARCHITETTI
e INARSIND (Associazione
nazionale d’intesa sindacale ingegneri e architetti liberi
professionisti italiani) e che giunge dopo un ampio confronto sulle
conseguenze che la nuova stretta sulla cessione del credito
maturato per gli interventi realizzati nell’ambito del superbonus,
produrrebbe all’intera filiera edilizia.

Bloccare le frodi ma non bloccare i cantieri:
il Tavolo delle professioni invita quindi alla creazione di
un gruppo di lavoro
con il governo che possa trovare le
soluzioni migliori a favore della collettività, applicando i
correttivi necessari in modo organico e strutturale.

Come ribadito in un comunicato, “solo attraverso un percorso
sinergico, di reciproco sostegno, si potranno declinare, infatti,
interessi comuni e dare al tempo stesso, impulso alla
semplificazione delle normative ed alla promozione delle due
categorie, per segnare una ripresa economica concreta e
duratura
”.

Source: lavoripubblici.it

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