Nel condominio in cui vivo, costituito da 7 unità
immobiliari, abbiamo realizzato interventi edilizi agevolabili con
Superbonus. Tuttavia, contrariamente alle previsioni iniziali
dell’assemblea, i lavori non sono terminati il 31 dicembre 2023, ma
qualche giorno fa. Quindi, si sono aggiunte delle spese impreviste
per le opere realizzate nel 2024, che abbiamo dovuto sostenere,
seppure al 30% (dato il Superbonus al 70%), e che abbiamo approvato
con apposita delibera.
Nel mentre, però, abbiamo cambiato amministratore, e ci è
stato detto da quest’ultimo che, in caso di controlli, potremmo
andare incontro a problemi perché la delibera che approvava i
lavori Superbonus non ha costituito il fondo e sarebbe quindi
nulla. Ma noi, ai tempi dell’autorizzazione ai lavori Superbonus,
non dovevamo sostenere alcuna spesa, e per questo non avevamo
costituito il fondo.
È davvero obbligatoria la costituzione del fondo speciale? E
cosa comporta la sua assenza?
L’esperto risponde
Quella del fondo condominiale speciale è una questione alquanto
spinosa quando si tratta di detrazioni fiscali in edilizia.
Infatti, il Codice Civile, al
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