Il Superbonus per la coibentazione, come indicato dalla lettera a) del comma 1 dell’art. 119 del decreto rilancio, è ammesso per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio. Presupposto di base dell’agevolazione, dunque, è l’intervento su pareti che delimitano locali riscaldati. Tuttavia nel caso in cui negli edifici con più unità immobiliari siano presenti anche dei locali non riscaldati è ammessa la coibentazione in tutti i casi in cui l’intervento è finalizzato ad evitare ponti termici. Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate con la risposta 665 nella quale si legge che “sarà possibile fruire del Superbonus, qualora il rispetto ed il miglioramento dei requisiti energetici previsti dalla normativa di riferimento venga opportunamente certificato dal competente tecnico abilitato, anche in relazione alle porzioni dell’isolamento esterno degli ambienti non riscaldati necessari al miglioramento dei ponti termici degli ambienti riscaldati”. Nel caso affrontato dal quesito delle entrate si trattava delle porzioni di facciate delimitanti il sottotetto e l’autorimessa al piano seminterrato, lo sporto di gronda e l’intradosso e/o estradosso dei balconi.
Source: repubblica.it
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