Come spressamente indicato dall’Agenzia delle entrate con la circolare 30/2020, quando si esegue un intervento antisismico ammesso al Superbonus sono agevolabili anche le spese di manutenzione ordinaria o straordinaria, ad esempio, per il rifacimento delle pareti esterne e interne, dei pavimenti, dei soffitti, dell’impianto idraulico ed elettrico necessarie per completare l’intervento nel suo complesso. Anche tali spese concorrono al limite massimo di spesa ammesso al Superbonus pari a 96.000 euro per immobile. Di conseguenza poichè gli interventi ammessi al sismabonus sono quelli indicati nell’art. 16-bis del Tuir, il Teso unico delle imposte sui redditi, ossia esattamente gli stessi interventi che danno diritto al bonus del 50%, questi ultimi “non possono fruire di un autonomo limite di spesa in quanto non costituiscono una nuova categoria di interventi agevolabili”. Quindi se esaurisce il plafond di spesa per gli interventi di consolidamento, le spese aggiuntive non possono godere di nessuna agevolazione, a prescindere dal fatto di essere o meno contabilizzate a parte.
Source: repubblica.it
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