Torino, monopattini abbandonati o lanciati nel Po. E aumentano le multe: nel 2022 sono già 533 – Corriere della Sera

Monopattini ovunque. Sfrecciano sulle strade, nelle aree pedonali. Viaggiano spesso con due persone a bordo e a volte si parano davanti contromano. Per poi essere abbandonati in posizioni pericolose per la viabilità, su marciapiedi e attraversamenti pedonali. Vere trappole e ostacoli insormontabili per le persone con disabilità, soprattutto per chi è cieco o ipovedente. Ma se è facile condannare il mezzo, d’altra parte non si può non notare che gran parte dei problemi sono causati dall’inciviltà di chi li utilizza. Per il resto rappresentano un perfetto modo di muoversi in maniera alternativa e a impatto zero, ideali per l’ultimo miglio, e per questo hanno conquistato gran parte delle città italiane, Torino compresa. Belli, colorati e facili da utilizzare, consentono di evitare i mezzi pubblici e di arrivare rapidamente a destinazione. E difatti in pochi anni i servizi di sharing si sono moltiplicati, pronti a intercettare una moda che ormai si è trasformata in tendenza: 8 quelli attualmente presenti (per ultimo Voi Technology, insediatosi a maggio), con una flotta di 500 mezzi ciascuno. Un esercito di 4 mila monopattini sparsi in tutto il territorio, dal centro (soprattutto) alle periferie. Non solo. Una schiera di giovani e meno giovani infatti ha preferito acquistarlo, approfittando del bonus mobilità concesso dal governo nell’ambito delle misure per far ripartire il Paese dopo la pandemia.

Un’invasione che il Comune ha deciso di regolamentare con nuove misure che scatteranno nei primi giorni di novembre quando terminerà il periodo di sperimentazione partito nel 2019. La stretta si baserà su un nuovo bando che sarà pubblicato a metà settembre con tre obiettivi precisi: riduzione del numero di gestori, contrasto alla sosta selvaggia e connessione con gli altri comuni dell’area metropolitana. Un intervento che servirà a mettere un freno all’inciviltà di alcuni utenti che utilizzano il mezzo, visto che le contromisure dei gestori (dalla foto di fine utilizzo al localizzatore gps) e l’inasprimento delle multe fino a 250 euro non si sono mostrate sufficienti. I comportamenti negativi infatti, come si apprende dai dati della polizia municipale torinese, sono esplosi nel giro di un anno. Se nel 2021 si erano registrate in totale 470 violazioni, a metà di quest’anno (fino a giugno) le multe sono già 533. Se il trend da luglio a dicembre dovesse essere confermato, si arriverebbe al record di 1.066 (+596). O forse di più. Nel report della polizia municipale infatti, sempre relativamente ai primi sei mesi del 2022, si segnalano altre 371 contravvenzioni, ma non è specificato se si tratta di biciclette o monopattini. Fra le principali irregolarità rilevate la circolazione senza dispositivi di protezione o in strade non idonee, a cui si aggiunge il trasporto di un altro passeggero (tre voci da 303 contravvenzioni). Subito dopo ecco la sosta su marciapiedi (203), o il transito vero e proprio (19). E poi piccoli casi sporadici: dalla guida senza assicurazione (3), a quella in stato di ebbrezza (1), fino alla marcia in contromano (2). Inoltre c’è un altro fenomeno che sfugge ai controlli delle forze dell’ordine, ovvero il lancio o abbandono dei monopattini nelle acque del Po. La buona notizia però è che rispetto al 2021 si sono perse altre cattive abitudini, come l’utilizzo del cellulare alla guida, l’omessa precedenza o la multa per semaforo rosso.

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