Tornano a salire i prezzi delle case nel Bresciano – Bresciaoggi

LA BORSA IMMOBILIARE

di Magda Biglia

Presentato il listino a cura di Pro Brixia della Camera di commercio. Il valore del mattone ha ripreso a crescere. In città al top Sant’Eufemia

Un mercato immobiliare in movimento, con una forte ripresa del valore del mattone che, nonostante il Covid, sta recuperando dopo la debacle del 15-17, con un’accelerata sull’anno precedente nel 2021, accelerata che persiste nel 2022, anzi sgasa ancora di più. «Si parla di aumenti in taluni posti fino al 20 per cento. Fra le cause l’alta domanda, i costi dell’energia e delle materie prime, saliti ancora prima della guerra, il 110 per l’edilizia che ha riqualificato molti edifici, la speculazione. Cercheremo le spiegazioni prima dell’uscita in luglio del prossimo Listino 2022», hanno commentato Gianbattista Quecchia, presidente del Comitato di Listino della Borsa Immobiliare, e Demetrio Rossi, coordinatore. Ieri, assieme al leader della Camera di Commercio Roberto Saccone (la Borsa che pubblica l’analisi sta in Pro Brixia, azienda speciale della Cdc), hanno presentato il supplemento al Listino 2021, il consueto volo decennale sui prezzi, minimi e massimi, delle aree e degli edifici sia residenziali che produttivi, di città e del territorio, che prende in esame il periodo dal 2011 al 2021: «Come sempre punto di riferimento trasparente e terzo per gli operatori e per i cittadini», ha sottolineato Saccone. «Gli italiani risparmiano, depositano in banca ma anche la casa sta tornando a essere un bene rifugio», hanno detto i professionisti sulla base delle rilevazioni. Le compravendite non sono state frenate più di tanto né dalla pandemia né dalla guerra. Anzi il lockdown, affamato di spazio, ha spostato gli acquisti del residenziale sulle metrature più grandi, sono i quadrilocali i più venduti a chi compra per sé e famiglia. Certo, il lievitare dei costi incide, ma si pagano poco le aree, anche se la richiesta è consistente, così si pareggia, è stato riscontrato. Solo sul lago di Garda le aree, sia residenziali che produttive, riprendono nell’ultimo anno, per il resto è crollo.

Nel mercato immobiliare i grafici dei dieci anni mostrano la caduta verticale fra il 2015 e il 17, arrivata a perdite a due cifre sul decennio, ma da allora la linea torna su, in alcuni casi anche più in alto del 2011, in altri pareggiando le perdite. In città tutte le zone si rivalutano, soprattutto la Est in primis Sant’Eufemia, solo la Ovest cala: gli stabili valgono almeno come prima, i produttivi si riprendono ma molto meno e hanno ancora segno negativo. I cartelli affittasi sono spariti, si fatica a trovare, ce ne sono meno della domanda. «Forse anche per paura di inquilini morosi» sospetta però Rossi. Gli interventi di efficientamento energetico, di restyling, di antisismica possono portare a incrementi dei prezzi fino a un massimo del 30 per cento. Nel Listino è stato così inserito un nuovo concetto: la mancanza di obsolescenza funzionale che incide sul calcolo della differenza fra il vecchio e il nuovo. In provincia la Valcamonica è al top, dove i prezzi sono sempre in salita dal 2011, con un + 13 per cento dopo dieci anni; dal 2020 svettano parecchio anche gli immobili produttivi. A trainare sono naturalmente i siti turistici, ma un po’ tutti i centri della valle mostrano crescite importanti. Così vanno bene i laghi, Garda, Iseo e Franciacorta, le altre macroaree sono più lente ma in gran parte positive. I fascicoli del Comitato sono acquistabili, a 30 euro quest’ultimo Listino, ma le informazioni principali sono disponibili anche online cliccando sul sito di Pro Brixia. •.