La onlus Kalica rischia di veder sfumare il suo sogno. Abbandonata dal professionista, lancia un appello
Dopo tanto lavoro Kalica, pizzeria solidale di Treviglio, a un passo dal suo sogno rischia di vederlo sfumare. Mercoledì la onlus, nata per realizzare una casa famiglia per ragazzi disabili sulla sedia a rotelle, si è vista abbandonare all’improvviso dal professionista che la seguiva per ottenere il superbonus edilizio del 110 per cento, indispensabile per iniziare la ristrutturazione della palazzina acquistata con un mutuo. La fondatrice e anima dell’associazione Emilia Ruggeri lancia un appello: serve un aiuto per non perdere l’occasione del contributo statale.
«Ho ricevuto la notizia — spiega Ruggeri — dall’assicurazione, che ha accettato di ritirare il credito del 110 per cento. Il professionista che ci seguiva non ha pensato nemmeno di chiamarmi e di punto in bianco si è ritirato. Ormai i tempi sono strettissimi per richiedere il contributo e rischiamo di non riuscire a ristrutturare la casa famiglia».
L’avventura di Kalica nasce nel 2015 sull’esperienza maturata dalla stessa Emilia Ruggeri. «Ho un figlio disabile di 45 anni — racconta — e mi sono posta il problema di cosa gli succederà quando resterà solo. In queste situazioni il disabile viene ospitato in case-famiglie ma spesso è un secondo trauma perché perde i suoi punti di riferimento e la sua routine. Per questo ho pensato di creare una casa».
Un sogno che Emilia ha condiviso con altre famiglie nella stessa situazione. L’intraprendente mamma ha pensato di sfruttare l’esperienza accumulata in 18 anni di lavoro nella ristorazione e ha aperto una pizzeria. «Anche questa è particolare — spiega —, ci lavorano solo volontari, nessuno è pagato, e tutto quello che si guadagna finisce in un fondo per realizzare la casa-famiglia». A cucinare e servire ai tavoli nel locale di via Beato Angelico a Treviglio oggi ci sono 27 persone e, tra loro, tanti 18enni. Il sogno di Emilia però ha conquistato tutta Treviglio. «C’è un sacco di gente che ci sta accanto — racconta ancora la fondatrice — abbiamo trovato tantissime persone meravigliose». Così l’associazione è riuscita a comprare una villetta da ristrutturare. «Ci abbiamo messo — dice Emilia — i 110 mila euro raccolti negli anni e abbiamo acceso un mutuo da 210 mila. Tutto mentre partiva la pandemia. Per fortuna l’affetto dei trevigliesi ci ha tenuto in piedi facendoci lavorare con l’asporto».
Kalica intanto è diventata anche luogo di lavoro per i ragazzi disabili con la collaborazione dell’Acli di Bariano. A prendersi a cuore la pizzeria solidale anche Capitan Ventosa, alias l’attore Luca Cassol, che ha portato la storia dell’associazione a Striscia la Notizia. «L’abbiamo conosciuto — spiega Emilia — a Rozzano, ai go-kart speciali che possono usare anche i disabili. Capitan Ventosa si è preso l’impegno di portare una nostra letterina a Milanello per chiedere il sostegno del Milan e sembra ci stia riuscendo». L’obiettivo più importante di Kalica è riqualificare l’edificio e adattarlo alle esigenze dei ragazzi. «Servono 160 mila euro — dice Emilia Ruggeri — e con il superbonus riusciremmo a coprire il 70%. Se perdiamo quest’occasione sarà tutto molto più difficile e chissà quanto tempo ci vorrà».
22 gennaio 2022 (modifica il 22 gennaio 2022 | 11:42)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Source: bergamo.corriere.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.