Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieBonus VerdeUn bonus da 1.800€ senza ISEE! Ma ci sono 4 mesi per averlo! – Trend-online.com

Un bonus da 1.800€ senza ISEE! Ma ci sono 4 mesi per averlo! – Trend-online.com

Durante l’estate chi non pensa a rinnovare il giardino o il terrazzo?! Ma per usare il finanziamento statale e ottenere un bonus da ben 1.800 euro ci sono solo quattro mesi di tempo rimasti.

Il 31 dicembre 2021 scadrà infatti il bonus verde, il contributo che permette di effettuare lavori di rinnovo e manutenzione straordinaria di giardini e terrazzi a spese dello stato.

Quando si tratta di agevolazioni per le ristrutturazioni, in genere la proroga o la cancellazione si decide in occasione dell’emanazione della Legge di Bilancio, che avviene sempre a fine anno. 

Tuttavia quest’anno la situazione è più complessa perché le casse dello Stato scarseggiano e molte di queste agevolazioni minori, come bonus verde e bonus mobili, potrebbero sparire presto.

Priorità del governo è infatti cercare di mantenere in vita il più a lungo possibile gli incentivi maggiori come bonus facciate e Superbonus 110%, quest’ultimo di vitale importanza per le realizzazione a lungo termine degli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), piuttosto che i piccoli incentivi.

Fatto sta che il bonus verde 2021 per ora esiste ancora, per almeno altri quattro mesi, e può essere usato insieme a bonus casa e bonus mobili, così da rinnovare giardini e terrazzi in ogni aspetto, sfruttando i contributi statali. 

Cerchiamo quindi di capire come usare ed avere il bonus verde che per altro non richiede requisiti ISEE.

Bonus verde 2021, solo quattro mesi di tempo per avere 1.800 euro

Del bonus verde, come di tutte le agevolazioni che hanno in qualche modo a che fare con la ristrutturazione, si occupa l’Agenzia delle Entrate, che mette a disposizione una scheda riassuntiva dell’incentivo sul suo sito ufficiale.

Il bonus consiste in una detrazione del 36%, con un massimo erogabile di 1.800 euro, per le spese relative al rinnovo o la manutenzione straordinaria di terrazzi o aree scoperte.

Poiché l’importo massimo del bonus è di 1.800 euro, le spese massime scaricabili sono di 5.000 euro (con 1.800 che rappresenta appunto il 36% di 5.000).

Nel caso il bonus venga usato per interventi su parti condominiali comuni, allora deve considerarsi un importo di bonus pari a 1.800 euro per ogni unità abitativa.

Tra i lavori ammessi troviamo anche la possibilità di creare tetti verdi o coperture a verde, pozzi, impianti di irrigazione, mentre il bonus con copre mai le spese relative alla costruzione di serre bioclimatiche.

Una spiegazione approfondita del bonus verde è offerta dal video YouTube di Guida Per Casa:

  

Come funziona il bonus verde e come richiederlo

Molte delle agevolazioni ristrutturazione possono essere utilizzate con tre opzioni: sconto in fattura, cessione del credito e detrazione Irpef.

Purtroppo le prime due modalità non sono applicabili al bonus verde, che ammette solo ed unicamente la detrazione Irpef in dieci anni.

Dovrete cioè anticipare il totale dei costi e poi chiedere la restituzione del 36%, mediante uno sconto sulle tasse che avverrà in dieci annualità per dieci quote uguali.

Le spese dovranno essere inserite nella dichiarazione dei redditi, nello specifico il modello 730 di quest’anno prevede che esse siano inserite nella sezione E, alle righe 41-43 della seconda colonna, con i codici 12 (per gli interventi su edifici unifamiliari) e 13 (per gli edifici condominiali.

Per poter usare il bonus verde è di vitale importanza che le spese siano effettuate con sistemi tracciabili di pagamento (bonifico, carta, bancomat), mentre non sono ammessi i pagamenti con assegni e contanti.

Il bonus verde è poi un bonus senza ISEE, cioè non richiede particolari requisiti per beneficiarne, nè contribuisce in alcun modo ad accrescere il reddito del beneficiario o del suo nucleo familiare.

Quali sono le spese ammesse dal bonus verde 2021

Si è già detto che il bonus verde copre i costi relativi alla manutenzione straordinaria o la ristrutturazione delle aree scoperte. Scendendo più nel dettaglio delle spese ammesse, la normativa prevede che il bonus possa essere usato anche per acquistare piante ed alberi, ma solo se all’interno di un progetto generale di rinnovo dell’area.

In un solo caso il bonus verde essere usato per la manutenzione dello stato vegetativo delle piante, cioè se queste sono classificate come di interesse storico o paesaggistico dalla legge 10/2013.

Ripetiamo che non è possibile costruire serre bioclimatiche con questo incentivo, la costruzione delle quali è al momento ammessa solo da bonus casa, come avverte anche l’ENEA, che ricorda anche come questo tipo di intervento sia escluso pure dal Superbonus 110%.

Anche con il bonus casa si può rifare il giardino!

I diversi incentivi che permettono di effettuare lavori edilizi o di rinnovo della casa con un contributo statale sono cumulabili, cioè possono essere usati contemporaneamente, ma solo se i bonus sono richiesti ciascuno per un intervento diverso.

Quindi nel caso si vogliano effettuare interventi non coperti dal bonus verde, ci viene in aiuto il bonus casa, la più facile e generica delle agevolazioni, perché copre tutti i lavori edilizi.

Per il 2021 il bonus casa offre il 50% di sconto, con un massimale di spesa pari a 98.000 euro e, oltre alla classica detrazione Irpef in dieci anni, può essere usato con cessione del credito e il comodissimo sconto in fattura.

Se con la detrazione è infatti il proprietario che anticipata di tasca propria i lavori e poi chiede un rimborso, con lo sconto in fattura è l’impresa che si fa carico del 50% dei costi e ottiene poi la restituzione della somma con un credito d’imposta.

La cessione del credito, fruibile da proprietario ed impresa, consiste nella cessione appunto del credito che lo stato ha con il contribuente per il bonus casa ad una banca o ad un istituto finanziario.

Il bonus casa ha anche lui una scadenza fissata al 31 dicembre 2021, ma dopo tale data non sarà cancellato. A meno che non vi sia una proroga al 2022 il bonus casa tornerà alla forma di origine con una detrazione massima del 36% e un limite di 48.000 euro.

Giardino ristrutturato? Non ci resta che arredarlo con il bonus mobili 2021

Dopo aver ristrutturato il terrazzo o il giardino non ci resta che arredarlo e per questo ci viene in aiuto il bonus mobili 2021!

Questo contributo per il 2021 consiste in una detrazione del 50% per acquistare mobili ed elettrodomestici, fino ad una spesa massima di 16.000 euro, quindi l’importo del contributo non eccede gli 8.000 euro.

Perché il bonus sia però utilizzabile l’immobile per cui si acquistano gli elementi di arredo deve essere stato ristrutturato da poco, gli acquisti dovranno inoltre essere effettuati con un sistema tracciabile di pagamento e dalla stessa persona che ha pagato i lavori edilizi.

C’è un requisito specifico che riguarda l’acquisto dei grandi elettrodomestici, che sono coperti dal bonus mobili solo se rientrano almeno nella classe energetica A+, mentre per forni e lavasciuga è ammessa anche la classe A.

Per quanto riguarda la modalità di utilizzo, il bonus mobili non può essere usato con sconto in fattura o cessione del credito, ma solo con detrazione Irpef in dieci anni.

Bonus risparmio idrico, un altro bonus utile per giardini e terrazzi

Tra i bonus cumulabili con il bonus verde e utili ad interventi su aree scoperte, c’è anche il bonus risparmio idrico, questo perché il suo utilizzo non è vincolato alle parti interne della casa.

Questo bonus permette di acquistare con un finanziamento di 1.000 euro sanitari a scarico ridotto, ma anche rubinetti e docce a flusso d’acqua limitato.

L’incentivo copre i costi di acquisto, installazione, trasporto e anche eventualmente di disinstallazione dei vecchi elementi.

Per quanto riguarda la modalità di utilizzo, questa dovrebbe essere simile a quella del bonus verde e del bonus mobili, cioè consistere in una sconto sulle tasse. Tuttavia, l’incentivo, che ha visto la luce con la Legge di Bilancio 2021, aspetta ancora un decreto attuativo perché sia definita la normativa ed entri realmente in vigore, cioè perché si possa presentare la domanda di richiesta. 

Bonus verde, proroga o cancellazione? cosa accadrà nel 2022?

Torniamo per un attimo al bonus verde e alla sua scadenza, prevista per la fine del 2021.

Come si è detto la la sopravvivenza del bonus verde nel 2022 sarà decisa ufficialmente solo con l’emanazione della Legge di Bilancio 2022, alla fine del prossimo dicembre.

Riguardo le agevolazioni ristrutturazione in genere vi sono state molte chiacchiere, ad esempio su una possibile introduzione di un bonus ristrutturazione 75%, che accorpi tutti gli altri incentivi, così da avere un’agevolazione unica.

Va anche detto però che se una modifica in questo senso delle agevolazioni ristrutturazione sembra probabile in futuro, non è detto che questa coinvolga anche il bonus verde.

Se infatti l’accorpamento dei bonus è una manovra già sperimentata con i bonus famiglia INPS, che sono stati inglobati all’Assegno Unico, è anche vero che il bonus verde è uno degli incentivi più piccoli e di minor interesse per lo Stato. 

Piuttosto modifiche di questo tipo riguarderanno in via prioritaria il bonus facciate e il bonus casa, e in un secondo momento il Superbonus 110% (che è la priorità assoluta al momento), ovvero tutti incentivi massicci che hanno il merito di aver risollevato il settore dell’edilizia in Italia.

Ma proprio al fine di garantire vita più lunga a questi grandi incentivi, potrebbero invece essere cancellati quelli più piccoli come bonus mobili e bonus verde.

Sembra infatti difficile che il governo, anche qualora fosse introdotto un bonus ristrutturazione 75%, decida di aumentare la percentuale di detrazione dei lavori ammessi con il bonus verde piuttosto che usare gli stessi fondi per prorogare il Superbonus 110% o il bonus facciate.

La vitale importanza del Superbonus 110% è data dal fatto che consente di effettuare interventi di riqualificazione energetica a costo zero e l’Italia attraverso il PNRR si è impegnata con l’UE, entro i prossimi quattro anni, a migliorare del 50% proprio l’efficienza energetica di tutte le strutture presenti sul territorio, siano esse pubbliche o private. Ecco perché la priorità sarà sempre il Superbonus 110%!

Collaboratrice di Redazione, classe 1984.
Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull’opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.
Il mio motto è? “Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment