La decisione del governo sul Superbonus 100% dipende dall’esito finale della Manovra, che non è ancora definitiva, e anzi le ultime indicazioni sono per una proroga selettiva anche dell’incentivazione per le abitazioni unifamiliari.
Vediamo la situazione, nell’attesa di conoscere l’esito definitivo del processo legislativo. Il comma 1 dell’art. 119 del decreto Rilancio stabilisce che il Superbonus nel caso degli immobili unifamiliari è riconosciuto “per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022”. Per ottenere l’agevolazione, però, è necessaria l’asseverazione delle spese che può essere rilasciata dal professionista incaricato esclusivamente al termine dei lavori. Quindi dal tenore letterale delle norme risulta che è possibile ottenere l’agevolazione per le spese effettuate nel 2022 a condizione che l’intero importo venga pagato entro il 30 giugno del prossimo anno, a prescindere dal fatto che i lavori siano o meno terminati. Per presentare l’asseverazione, infatti, è previsto un termine di 90 giorni dalla conclusione dei lavori. Dovà considerare, però, che potrà pagare in anticipo solo i lavori edili in quanto tali, dato che non potrà avere l’Ape e la certificazione del tecnico incaricato prima che i lavori siano effettivamente terminati e non potrà neppure ovviamente detrarre la spesa per il visto di conformità, qualora volesse effettuare l’opzione per la cessione del credito, dato che si tratta di attività professionali che possono essere effettuate solo al termine dei lavori.
Source: repubblica.it
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