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Volevo ristrutturare casa con il 110, sono finito a vivere in garage: cosa è andato storto nella pratica – InvestireOggi.it

Tra le testimonianze che sono giunte in redazione in merito alla favola del 110 che ha disilluso molti utenti, questa ci ha colpito particolarmente. E’ una storia purtroppo abbastanza comune. Fatta di lavori con il Superbonus che tardano ad iniziare, di interventi propedeutici per essere in regola e di cantiere interrotto in attesa dei soldi […]

Tra le testimonianze che sono giunte in redazione in merito alla favola del 110 che ha disilluso molti utenti, questa ci ha colpito particolarmente. E’ una storia purtroppo abbastanza comune. Fatta di lavori con il Superbonus che tardano ad iniziare, di interventi propedeutici per essere in regola e di cantiere interrotto in attesa dei soldi della banca dopo la cessione del credito. Qualcosa in questo ingranaggio non sempre funziona. Ce lo hanno raccontato in tanti tra i nostri lettori. Questo signore è stato tra i primi a muoversi per ristrutturare casa con il 110 ma le cose non sono andate come previsto. Finale? Ora vive in garage perché la sua casa è inagibile e non ha i soldi per portare a termine i lavori. Ecco la sua lettera.

L’importanza di scegliere professionisti seri nella pratica per il 110

“Mi chiamo G. ed abito in provincia di Chieti, ho iniziato ad interessarmi al Superbonus 110 ad Agosto 2020 essendo in possesso (veramente pago un mutuo salato alla banca quindi ancora per 3/4 della banca) di una unifamiliare costruita nel 1969 con muratura di 40 cm senza pilastri con muri portanti e con finestre vecchie con un solo vetro.

Ho affidato primo incarico ad un tecnico, che mi aveva promesso di regolarizzare tutto con lavori propedeutici per ottenere il 110. Chi mi aveva venduto casa infatti aveva lasciato delle scomode eredità edilizie, irregolarità catastali etc. Il secondo passo sarebbe stato aiutarmi a trovare le ditte per i lavori con il 110. Ebbene dopo circa 8 mesi mi dice che non era riuscito a trovare le ditte e che restavano problemi catastali da risolvere. Niente da fare quindi”.

L’Odissea del 110 per le villette unifamiliari: la scadenza (quasi) impossibile che blocca le pratiche

Come per molti altri utenti, il primo errore in questo caso riguarda la scelta dei professionisti giusti.

A volte non si tratta di disonestà o truffe quanto piuttosto di impreparazione. Le regole per il 110 sono cambiate in corso a più riprese quindi l’aggiornamento dei tecnici e delle imprese coinvolte risulta fondamentale. La testimonianza prosegue con l’affidamento dell’incarico ad un general contractor.

“Siamo arrivati a luglio 2021: si parte di gran carriera, mi prospettano decine di ditte, lavori che iniziano da li a breve, cessione del credito sicuro, ma man mano che passano le settimane scopro che delle imprese neanche l’ombra ed i lavori sono una utopia fino a quando stizzito chiedo chiarimenti a più riprese ed
ad ottobre 2021 esce fuori la verità. Mi dicono che non siamo più in tempo e non ce la facciamo. Deluso rimetto nel cassetto i miei sogni di ristrutturare casa con il 110 e di renderla più sicura e meno energivora visto che il Superbonus scade per le unifamiliari da li a breve. Nel frattempo visto che erano venuti fuori i problemi catastali e le difformità tra documenti in mio possesso, quelli depositati in comune e lo stato effettivo dell’immobile, inizio privatamente a rimettere in ordine il tutto dando incarico ad un tecnico (preciso che tutti i rilievi, le misure e le piantine sono state elaborate da me al millimetro onde evitare altre problematiche). I documenti finalmente sono pronti a fine febbraio, è stato un parto difficilissimo”.

Senza cessione del credito e con i risparmi personali anticipati per i lavori

“Nel frattempo cambiano le scadenze del superbonus e si inizia di nuovo tutto da capo. Questa volta le imprese le trovo tutte io, pronte a fare i lavori, il nuovo tecnico da me incaricato ritarda la preparazione dei computo metrici e succede che le cessioni del credito vengono bloccate. Intanto io avevo aperto un prestito in banca per fare i lavori non rientranti nel 110, per anticipare alcuni interventi e non perdere tempo.

Costretto a trasferirmi a vivere in garage, che è umido e insalubre, aspettando di iniziare con finestre, riscaldamento a pavimento, pompa di calore oltre al tetto che è solo poggiato su delle travi di legno posticce e non cementato. Quindi adesso ho casa inagibile, vivo in garage in mezzo a tutte le scatole di tutto ciò che avevo in casa. I soldi che ho preso in banca non mi basteranno neanche per fare quel minimo di lavori per rientrare nella mia vecchia casa. Ormai ho smantellato pavimenti, impianti sia elettrici che di riscaldamento oltre alle finestre e relativi fori architettonici per adeguarmi alle nuove finestre. Se le cessioni del credito non ripartono, visto che non ho possibilità di chiedere altri soldi con mutuo e prestito già a carico, probabilmente dovrò vivere in garage per i prossimi anni. Il nostro primo ministro (mi rifiuto anche di nominarlo) punta il dito contro le frodi e rincari ingiustificati. (NdD: le frodi riguardano solo in minima parte il 110 mentre nel mirino sono finite soprattutto pratiche legate al bonus facciate). Ma la verità è che non sono stati capaci di scrivere adeguatamente questa legge oppure che ci sono troppi concussi con le banche, le assicurazioni e “lobbyzzati”!”

Lavori 110 da iniziare o bloccati a metà: come evitare il peggio?

Abbiamo riportato questa testimonianza nella speranza che possa servire a due scopi:

  • se qualcuno del settore (tecnici, ditte etc) sa indicare la soluzione per sbloccare questa situazione lo invitiamo a contattarci;
  • chi si trova a dover iniziare i lavori del 110 potrebbe trovare in questa testimonianza l’invito a non esporsi con le proprie personali risorse oltre il punto di non ritorno. Questo ovviamente non vuole essere un incolpare chi ci ha scritto della sua attuale situazione. Anzi la storia riportata ci ha colpito empaticamente. Ecco perché abbiamo sentito l’esigenza di mettere in guardia dai rischi che purtroppo derivano da un’incertezza normativa e da problemi di tempistiche.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”

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