

Entro quando il Comune può esercitare i poteri inibitori sulla
SCIA edilizia? In alternativa, è possibile attivare l’annullamento
d’ufficio? Cosa accade se l’amministrazione interviene oltre i
termini previsti dalla legge?
SCIA edilizia: interviene il Consiglio di Stato
Domande sempre interessanti che trovano risposta nella sentenza del
Consiglio di Stato 29 aprile 2025, n. 3631 che interviene su un
caso in cui si intrecciano aspetti urbanistici, igienico-sanitari e
procedimentali.
Nel caso di specie, il contenzioso nasce dalla presentazione,
nel 2021, di una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
per interventi di adeguamento igienico-sanitario finalizzati
all’avvio di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande
in un locale sito in centro storico. L’immobile era stato oggetto,
nel 2005, di un cambio di destinazione d’uso da residenziale a
commerciale ottenuto tramite permesso di costruire che, però,
prevedeva un’efficacia “temporanea” subordinata all’approvazione
del piano particolareggiato del centro storico.
Nel 2022, il Comune ha:
- diffidato l’esecuzione dei lavori, ritenendo non più valida la
destinazione commerciale originaria; - negato l’agibilità, segnalando
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