

Cosa succede se durante una procedura di gara per servizi
tecnici interviene una modifica normativa che incide sul
criterio di aggiudicazione o
sull’equilibrio economico dell’appalto? Per
esempio, nel caso di un accordo quadro,
è possibile rinegoziare le condizioni prima della stipula dei
contratti attuativi? E soprattutto: la stazione
appaltante può applicare retroattivamente le nuove
disposizioni?
Equo compenso: ANAC sui corrispettivi negli Accordi Quadro dopo
il Correttivo
A questi interrogativi, strettamente legati all’applicazione
dell’equo compenso in ambito di appalti pubblici risponde il
Parere di funzione
consultiva ANAC del 16 aprile 2025, n. 16 incentrato
sul regime applicabile agli accordi quadro per servizi di
ingegneria e architettura dopo l’entrata in vigore del
d.Lgs. n. 209/2024 e stipulati
precedentemente al Correttivo.
Una stazione appaltante ha avviato, nel 2024, una procedura
aperta suddivisa in lotti per l’affidamento triennale di
accordi quadro con più operatori economici per
servizi tecnici (progettazione, BIM, coordinamento sicurezza),
applicando un prezzo fisso e criterio OEPV
fondato esclusivamente sulla qualità tecnica, in
ottemperanza al principio dell’equo compenso
previsto dalla
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