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Bonus casa, per la cessione del credito ci vuole il via libera dell’Agenzia delle Entrate – Blitz quotidiano

Per il bonus casa richiesto con la cessione del credito d’imposta ci vuole il via libera dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà controllarne la validità. E l’Agenzia potrà anche sospendere il tutto in caso di anomalie. Questo ovviamente quando si tratta di lavori come per esempio quelli con il bonus facciate, con il credito di imposta  e l’impresa che poi viene rimborsata-pagata dalla banca o dallo Stato. In questo caso il proprietario di casa non deve fare nulla sotto l’aspetto economico. Quando invece si tratta di rimborsi relativi a lavori di ristrutturazione, il proprietario di casa se la vede direttamente con il Fisco.

Bonus casa, un listino prezzi contro il caro-lavori

L’idea è quella di stilare dei listini di riferimento, ovvero dei prezziari ad hoc, per evitare che le fatture lievitino in modo anomalo (e spesso fraudolenti) in virtù degli sconti fiscali. Sono in arrivo anche per questo controlli più stringenti per evitare casi di frode in caso di utilizzo del Superbonus. C’è anche l’introduzione di controlli preventivi per evitare le truffe. Attualmente i controlli sono demandati in prima istanza allo Sportello Unico per l’Edilizia (Sue), chiamato a verificare la mancata presentazione della comunicazione di inizio lavori (la cosiddetta Cila), ma anche gli attestati sull’edificio e sugli interventi da effettuare.

I controlli per il bonus facciate

L’Enea invece si occupa della verifica dei dati relativi alle riqualificazioni energetiche del patrimonio edilizio esistente e i dati per il bonus facciate. All’ente spetta anche il controllo degli interventi legati al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili. Per ora, le sanzioni prevedono la decadenza del diritto al bonus e multe che possono variare dai 2 mila ai 15 mila euro per chi ha rilasciato dichiarazioni false.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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