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Bonus facciate: contro il pericolo di furbizie la scure del governo – Condominio Web

Mario Draghi ha detto senza mezzi termini che bisogna intervenire senza ulteriore ritardo su tutti i bonus edilizi – superbonus 110% come tutti gli altri da facciate a ristrutturazioni – per porre fine a “storture” e “furbizie” che hanno determinato vertiginoso aumento prezzi materie prime e, talvolta, fatture gonfiate. Detto fatto.

Infatti Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, alle ore 16.55 a Palazzo Chigi, per “tamponare” la situazione, approvando un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche.

In particolare, il decreto mira a evitare le frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi ed estende l’obbligo del visto di conformità, previsto ora per la cessione del credito o lo sconto in fattura, anche nel caso in cui il cosiddetto “superbonus al 110%” venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, tranne nei casi in cui la dichiarazione stessa sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta.

L’obbligo per il visto di conformità viene inoltre esteso anche in caso di cessione del credito o sconto in fattura relativi alle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi da quelli che danno diritto al “superbonus al 110%”.

Il problema si è manifestato soprattutto per il bonus facciate non qualificato, conseguibile pulendo e/o tinteggiando la facciata esterna, oppure intervenendo su balconi, ornamenti o fregi.

Per questi interventi irrilevanti dal punto di vista termico, come la tinteggiatura, non occorre né il rispetto dei prezzari DEI, né tantomeno del prezzario regionale.

Tuttavia, secondo la circolare n°2/E dell’Agenzia delle Entrate, “resta fermo il potere dell’amministrazione, nell’ambito dell’attività di controllo, di verificare la congruità tra il costo delle spese sostenute oggetto di detrazione e il valore dei relativi interventi eseguiti.” I controlli però non ci sono stati.

La conferma è venuta da un servizio delle note “Iene” che si sono concentrati su un progetto Bonus 90% milionario a corpo che, dopo una valutazione secondo i prezzi indicati della Camera di commercio, si è rilevato molto meno costoso.

Fonte => www.iene.mediaset.it

Per evitare altre situazioni simili il Governo nel nuovo provvedimento viene disciplinata, razionalizzata e potenziata l’attività di accertamento e di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate, relativamente alle detrazioni e cessioni dei crediti per lavori edilizi ed ai contributi a fondo perduto previsti dall’articolo 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto “decreto rilancio”).

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, può sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura inviate alla stessa Agenzia che presentano particolari profili di rischio, ai fini del relativo controllo preventivo.

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