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Bonus mobili 2020 se i lavori di ristrutturazione sono iniziati dal 1° gennaio 2019 – Cose di Casa

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L’ultima legge di Bilancio difatti ha prorogato l’agevolazione per l’acquisto mobili ed elettrodomestici connessa a quella per lavori di ristrutturazione anche per quest’anno. Mobili come letti, armadi, librerie, cucine, ma anche lampade e materassi o grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie… possono anche quest’anno essere acquistati, a precise condizioni, fruendo del bonus mobili 2020

Bonus mobili: che cos’è e per quali acquisti vale

Il bonus mobili è una detrazione dall’Irpef in misura pari al 50% prevista per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Condizione indispensabile per avere il bonus difatti è quella di realizzare una ristrutturazione edilizia e usufruire della relativa detrazione Irpef al 50% fino al 31.12.2020, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici residenziali. In quest’ultimo caso, quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti, mentre il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.

Il bonus mobili spetta per l’acquisto di mobili nuovi elettrodomestici nuovi per esempio: cucine, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. E’ escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.

Il bonus spetta anche per l’acquisto di elettrodomestici nuovi  di classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

Come avere l’agevolazione

La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione Irpef del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione inoltre deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Dal 1° gennaio 2018 è stato inserito un adempimento per fruire del bonus mobili ossia vanno comunicati all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus mobili come forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici. Tuttavia come ha specificato l’Agenzia delle Entrate, la mancata o tardiva trasmissione non implica la perdita del diritto alle detrazioni.

Bonus mobili 2020

Come ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella sua guida on line aggiornata, il bonus mobili è stata prorogato dalla recente legge di bilancio (legge n. 160/2019 – art. 1, comma 175) anche per gli acquisti che si effettuano nel 2020. Tuttavia il bonus può essere richiesto solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2019. Per gli acquisti effettuati nel 2019, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2018.

Fonti / Bibliografia

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