Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieBonus FacciateBonus ristrutturazione 2022: cessione del credito al 75%! – Trend-online.com

Bonus ristrutturazione 2022: cessione del credito al 75%! – Trend-online.com

Bonus ristrutturazione 2022 garantito al 75%.

Questo aumento della percentuale di detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione è stata disposta dal Governo Draghi per venire incontro a tutti coloro che si trovano in difficoltà.

Purtroppo, tra aumento dei costi delle materie prime, in particolare quelle edilizie, e l’aumento dei controlli fiscali dovuti alle nuove norme anti frode disposte dal Decreto Sostegni Ter e dal Decreto Superbonus 110, tutti i bonus Casa ne hanno risentito, e serviva un supporto in più.

Ovviamente questa percentuale è inusuale, dal momento che eravamo abituati a vedere questo bonus con una cifra diversa, cioè il 50%. In effetti quest’ultima è la percentuale che spetta nella stragrande maggioranza, ma in realtà si può beneficiare di un aumento della percentuale se si rientra entro alcuni specifici casi.

In compenso sarà valido questo aumento anche per richiedere come alternativa alla detrazione fiscale IRPEF o la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video del Geometra Danilo Torresi, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Proprio della cessione del credito vorremmo fare un approfondimento, in particolare alla luce delle ultime modifiche governative sull’accesso e su questa opzione a più soggetti finanziari.

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo le ultime novità su questo bonus.

Cosa fare per il bonus ristrutturazione 2022?

Il bonus ristrutturazione 2022 prevede una serie di sconti e rimborsi fiscali per tutti coloro che vogliono provvedere a lavori e interventi relativi al restauro e alla ristrutturazione di un’immobile di proprietà.

Per evitare di confondersi con altri bonus, quali il bonus facciate o il Superbonus 110%, tutti appartenenti alla medesima categoria di Bonus Casa, è giusto precisare che in questo caso valgono solo i seguenti lavori:

  • interventi relativi al restauro e risanamento conservativo,
  • lavori per la ristrutturazione edilizia,
  • ricostruzione e ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi,
  • bonifica dall’amianto,
  • esecuzione di opere vòlte a evitare infortuni domestici.

Tutti questi riguardano solo ed esclusivamente la salvaguardia dell’immobile, specie nel caso abbia subìto di recente alcuni danni strutturali a causa di calamità naturali (terremoto, inondazione…).

Ufficialmente questi lavori rientrano nella categoria della “manutenzione straordinaria“, cioè relativa ad interventi che servono a”salvare” l’immobile a causa di eventi o condizioni “straordinarie”. Se si trattasse invece di manutenzione ordinaria, non si potrebbe fare nel caso di unifamiliari o edifici indipendenti, ma solo per i condomini, in particolare per le parti comuni.

Le parti comuni sono solo quelle in cui non è prevista una proprietà individuale, ma l’accesso libero a tutti i residenti. Infatti i lavori riguarderanno la sostituzione di infissi esterni o il rifacimento di scale o di servizi di sicurezza e di risparmio energetico.

A parte ciò, tutti questi lavori sono garantiti sia nel caso tu scelga una detrazione fiscale, sia tu preferisca la cessione del credito.

Come funziona la cessione del credito per il bonus ristrutturazione 2022?

Se vuoi richiedere la cessione del credito in merito al bonus ristrutturazione 2022, basterà presentare in anticipo tutta la documentazione che riguarda la tua posizione come proprietario o coaffittuario dell’immobile (in questo caso servirà avere il consenso firmato di tutti gli altri coaffittuari o del proprietario).

Più dovrai presentare tutti i documenti che attestino i pagamenti e le spese condotte con pagamenti tracciabili, quali fatture, scontrini, ricevute di pagamenti con carta di credito/debito e bonifici bancari e/o postali. Non saranno ammessi quelli non rintracciabili, come gli assegni.

E questo è quanto serve solo per essere in regola. Mentre per la cessione del credito dovrai fare domanda come richiedente presso un istituto bancario o un’agenzia di intermediazione finanziaria.

Con loro potrai avviare un finanziamento che comporti a questa opzione fiscale nei loro confronti, a patto ovviamente che rispetti le nuove norme anti-frode disposte dal Governo Draghi.

A seguito delle varie segnalazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, non pochi lavori sono risultati irregolari. Si parla infatti di 4,5 miliardi di euro di lavori che non rispettano le normative anti-frode attualmente in vigore.

Per questo tutte le opzioni alternative alla detrazione fiscale ora sono sottoposte ad una serie di limitazioni.

Se sceglierai la cessione del credito, non avrai più modo di cederlo oltre la terza volta, cioè due volte successive alla prima. E queste cessioni dovranno essere limitate solo a soggetti bancari, finanziari e professionali iscritti nell’apposito albo professionale.

Non potrai nemmeno frammentare il tuo credito in più parti, dal momento che l’Agenzia delle Entrate ha stabilito un codice univoco di autentificazione, più facilmente rintracciabile rispetto a prima.

Ma in compenso potrai avere la fortuna di vedere garantita questa opzione anche per i lavori che ti permettono fino al 75% di detrazione fiscale.

Bonus ristrutturazione 2022: cessione del credito al 75%! Ecco come

Il bonus ristrutturazione 2022 prevede per la stragrande maggioranza dei lavori una detrazione fino al 50% sulle spese, purché non si superi il limite massimo di spesa di 96.000 euro.

Questo limite di spesa garantirebbe, facendo due calcoli, un rimborso fiscale complessivo di 48.000 euro, pertanto la restante parte sarà a carico del richiedente.

Diversamente, se provvedi all’abbattimento delle barriere architettoniche, potrai richiedere una percentuale diversa, cioè del 75%.

Ma per l’abbattimento necessiterà successivamente dell’installazione di tre tipologie di dispositivi: ascensori, montacarichi, e strumenti per la mobilità esterna.

Nel complessivo, ha il vantaggio di permettere la cumulabilità con altri bonus, quali il Sismabonus, ma ha lo svantaggio che dietro a questa percentuale più alta c’è un massimale di spesa più basso: solo 50.000 euro, cioè 46.000 euro rispetto a quanto disposto con la percentuale originaria.

Ma questo solo per unifamiliari e case indipendenti. Il massimale di spesa di 96.000 euro sarà garantito se il richiedente è titolare o coaffittuario presso un complesso residenziale di tipo condominiale.

Ovviamente tutto ciò ha sempre la stessa identica scadenza, anche per quanto riguarda le altre opzioni fiscali.

Bonus ristrutturazione 2022: quando scade lo sconto in fattura e la cessione del credito?

Si potrà avere diritto al bonus ristrutturazione 2022, e alle relative opzioni fiscali, fino al 31 dicembre 2024, data oltre la quale, salvo nuova proroga, non si potrà più richiedere alcun rimborso per eventuali lavori di ristrutturazione o rinnovo.

E questo vale sia per tutte le opzioni, dalla detrazione fiscale alla cessione del credito e lo sconto in fattura.

Ovviamente tutto ciò dipenderà dalla volontà del Governo di modificare la norma e permettere o ulteriori proroghe o di aumentare la percentuale per tutti gli altri lavori, e non di limitare il 75% solo all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ricordiamo che, nel caso tu non voglia optare per nessuna alternativa fiscale, per la detrazione fiscale sarà sufficiente presentare il modello 730 (o Modello Unico) presso l’Agenzia delle Entrate.

A esito positivo, ti spetteranno per i prossimi dieci anni un rimborso annuale di importo pari alla somma complessiva divisa per le dieci annualità previste dalla norma. Ma questo dipenderà se sceglierai lavori da 50% o da interventi da 75% di rimborso fiscale.

Copywriter, classe 1994.
Sono nato ad Arezzo alle prime luci dell’alba dell’ultimo giorno di Settembre.
Laureato nel 2019 in Strategie e tecniche della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Siena, non riesco a smettere di scrivere da quando avevo 19 anni.
Appassionato di scrittura e grafica, anche durante gli studi ho contributo ad alcune pubblicazioni, e progetti grafici ed editoriali, presso alcuni enti e aziende della mia provincia di residenza.
Metodico e rigoroso, per me la scrittura è sempre stata una forma di terapia, e anche di preghiera.

Il mio motto? “Trovare sempre la quadra”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.

Per richiedere la consulenza professionale, clicca sul banner.

Rate This Article:
No comments

leave a comment