Il Parlamento europeo ha adottato la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici (Epbd), con l’obiettivo di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e arrivare alla “neutralità climatica” entro il 2050. Si tratta di una sfida per tutti i Paesi Ue e anche per l’Italia, che dovrà ammodernare il proprio parco immobiliare, con i relativi costi. Il via libera dagli Stati membri Ue alla nuova direttiva sulle case green è arrivato ad aprile, quando i ministri europei al Consiglio Ue Ecofin hanno confermato l’accordo raggiunto con l’Eurocamera a dicembre sulle nuove norme per rendere il parco immobiliare dell’Ue a emissioni zero. Italia e Ungheria hanno votato contro l’intesa, mentre Repubblica Ceca, Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia si sono astenute.
“Bellissimo, ma chi paga?”
“Abbiamo votato contro
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.