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Guida agli incentivi auto e moto – Unione Artigiani

L’ecobonus auto-moto è una misura promossa del Ministero dello Sviluppo Economico che offre contributi per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni di Co2, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2019.

Come sostenuto dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico:

la misura non è un provvedimento di sostegno al mercato automobilistico, oggi più che mai in profonda crisi, ma ha una finalità meramente ambientale.

A partire da agosto 2020 oltre all’ecobonus previsto dalla Legge di Bilancio 2019, è possibile usufruire di un ulteriore bonus previsto dal cosiddetto “Decreto Rilancio” (decreto-legge-34-2020-testo-coordinato). L’incentivo complessivo potrebbe arrivare a 10.000 euro.

L’Ecobonus è un incentivo economico per l’acquisto di auto o moto (anche in locazione finanziaria) a basso impatto ambientale. I veicoli agevolabili sono i seguenti.

Automobili
Automobili (categoria M1) destinate al trasporto di persone, almeno 4 ruote, massimo 8 posti a sedere (oltre al sedile del conducente) con le seguenti caratteristiche:

  • nuove di fabbrica;
  • con emissioni di CO2 non superiori a 60 g/km;
  • acquistate ed immatricolate in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021;
  • aventi prezzo di listino non superiore a 50 mila euro compresi optional (IVA esclusa).

Motoveicoli
Ciclomotori e motocicli (categoria L): veicoli a due, tre o quattro ruote, appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e senza limiti di potenza. I veicoli nuovi di fabbrica, elettrici o ibridi, acquistati ed immatricolati in Italia entro il 31 dicembre 2020.

COME FUNZIONA L’ECOBONUShttps://ecobonus.mise.gov.it/

Dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, secondo quanto previsto dal Decreto Rilancio, si può usufruire di incentivi auto anche per l’acquisto di auto Euro 6 con emissioni comprese tra 61 e 110 g/km, con motore termico (a scoppio), ma, in questo caso, il prezzo di listino non deve superare i 40 mila euro.

Sostanzialmente, la misura del bonus dipende da due fattori: dall’impatto ambientale del veicolo che si intende acquistare e se, contestualmente all’acquisto, viene rottamato o meno un vecchio mezzo della stessa categoria omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4.

Partiamo dalle automobili, ecco a quanto ammonta l’incentivo:

  • Per l’acquisto di un’auto nuova elettrica con Emissioni minori o uguali a 20 g/km, l’incentivo è pari a 6.000 euro con rottamazione; 4.000 senza rottamazione.
  • Per l’acquisto di un’auto nuova elettrica o ibrida plug-in, con Emissioni comprese tra 20 g/km e 60 g/km, l’incentivo è pari a 2.500 euro con rottamazione; 1.500 senza rottamazione.

Grazie al Decreto Rilancio, dal primo agosto 2020 e fino al 31 dicembre 2020, è possibile usufruire di una ulteriore agevolazione, ma attenzione, l’ulteriore sconto è subordinato al fatto che lo stesso rivenditore accetti di applicare o meno uno sconto pari ad almeno 2.000 euro per gli acquisti con rottamazione e 1.000 euro per gli acquisti senza rottamazione.

È possibile calcolare la misura del nuovo contributo (ai sensi del Decreto Rilancio) nel modo seguente:

  • per l’acquisto di un’auto nuova elettrica o ibrida plug-in, con Emissioni inferiori o uguali ai 60 g/km, l’incentivo è pari a 2.000 euro con rottamazione; 1.000 senza rottamazione;
  • per l’acquisto di un’auto nuova con motore termico, con emissioni comprese tra 60 g/km e 110 g/km, l’incentivo è pari a 1.500 euro con rottamazione; 750 senza rottamazione;
  • per l’acquisto di un’auto nuova elettrica, con Emissioni inferiori o uguali ai 20 g/km, costo massimo 50.000 euro (Iva esclusa, optional inclusi), l’incentivo è pari a 6000 euro di ecobonus con rottamazione (4.000 senza rottamazione), 2.000 di sconto concessionario con rottamazione (1.000 senza rottamazione), 2000 euro di sconto Decreto Rilancio con rottamazione (1.000 senza rottamazione) per un massimo di 10.000 euro con rottamazione e 6.000 senza rottamazione;
  • per l’acquisto di un’auto nuova elettrica o ibrida pug-in, con Emissioni superiori ai 20 g/km e inferiori o uguali a 60 g/km, costo massimo 50.000 euro (Iva esclusa, optional inclusi), l’incentivo è pari a 2500 euro di ecobonus con rottamazione (1500 senza rottamazione), 2.000 di sconto concessionario con rottamazione (1.000 senza rottamazione), 2000 euro di sconto Decreto Rilancio con rottamazione (1.000 senza rottamazione) per un massimo di 6.500 euro con rottamazione e 2.500 senza rottamazione;
  • per l’acquisto di un’auto nuova con motore a scoppio benzina o diesel (motore termico), con Emissioni superiori ai 60 g/km ed inferiori o uguali ai 110 g/km, costo massimo 40.000 euro (Iva esclusa, optional inclusi), l’incentivo è pari a 1500 euro di sconto Decreto Rilancio con rottamazione (750 senza rottamazione), 2.000 di sconto concessionario con rottamazione (1.000 senza rottamazione), per un massimo di 3.500 euro con rottamazione e 1.750 senza rottamazione.

Per ottenere l’Ecobonus
L’automobile da rottamare deve essere di categoria M1 ovvero destinate al trasporto di persone, almeno 4 ruote, massimo 8 posti a sedere (oltre al sedile del conducente) ed inoltre:

  • intestata da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi;
  • omologata alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4.

Per ottenere il contributo Rilancio
Il veicolo rottamato deve essere anche immatricolato da almeno 10 anni.
Tale contributo è concesso solo se il venditore applica uno sconto di almeno 2.000.

Nell’atto di acquisto del veicolo nuovo deve essere indicato: il veicolo da rottamare, il contributo statale Ecobonus e l’eventuale contributo Rilancio con lo sconto del venditore.

Bonus moto

Per quanto riguarda, invece, l’acquisto di una nuova moto (L):

  • Con rottamazione di un veicolo della categoria L omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 ovvero oggetto di ritargatura, l’incentivo è pari al 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo € 4.000 (IVA esclusa);
  • Senza rottamazione, invece, del 30% del prezzo d’acquisto fino a massimo € 3.000 (IVA esclusa).

Per ottenere l’incentivo, il compratore non dovrà fare alcunché. Il contributo è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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