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Il Trentino punta ad attrarre imprese – Il Sole 24 Ore

3′ di lettura

Un documento di programmazione chetiene conto del “cambio di passo” avviato da Trentino Sviluppo a partire dal 2015, con una più marcata attenzione alle imprese che intendono avviare nuove iniziative, una modalità di valorizzazione degli immobili produttivi dismessi che mette al centro investimenti ed occupazione rispetto al mero valore economico delle infrastrutture e una particolare attenzione alla tempistica degli interventi. Fra gli obiettivi, l’attrazione di aziende con sede in altri Paesi europei.

La Giunta provinciale ha approvato il nuovo piano triennale 2017-2019 relativo agli interventi immobiliari e di infrastrutturazione turistica e produttiva. Il totale complessivo degli interventi previsti supera i 221 milioni. La parte produttiva conta complessivamente operazioni per 131,8 milioni mentre il settore del turismo include iniziative per 60,1 milioni; la quota rimanente riguarda spese accessorie e imprevisti. Il documento raccoglie l’eredità del precedente piano 2014-2016 e prevede, come ogni nuovo strumento di programmazione, un elenco di interventi non ancora realizzati o in corso di realizzazione che derivano dal precedente triennio, ma anche una serie di nuovi interventi sia nel settore produttivo che in quello turistico.
Per il comparto produttivo, il Piano introduce nuovi investimenti legati allo sviluppo e al consolidamento di aziende che operano negli ambiti “strategici” per l’economia del territorio. A ciò si sommano gli interventi per lo sviluppo produttivo in contesti decentrati e nei piccoli centri artigiani.
Sono previsti il proseguimento e il rilancio di investimenti sulle filiere legate alle “Specializzazioni Intelligenti”; tra questi il Polo Meccatronica, con il progetto di realizzazione dei laboratori di prototipazione (ProM Facility), la costruzione di nuovi edifici produttivi tra cui il nuovo stabilimento che ospiterà il Bonfiglioli Mechatronic Research e l’ampliamento di Progetto Manifattura, l’incubatore di aziende attive nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e della mobilità sostenibile, con il recupero di ulteriori spazi ricavati nel complesso degli edifici storici.
Trentino Sviluppo punta anche sull’attività di attrazione di aziende con sede in altri Paesi europei e non solo che vogliano espandere il proprio business e per poterlo fare scelgono le opportunità offerte da una localizzazione in provincia. Il nuovo Piano prevede una particolare disponibilità finanziaria legata al richiamo di aziende dei settori industriale e produttivo, riservata a progetti aventi determinate caratteristiche, tra cui l’alta densità occupazionale e l’elevato livello qualitativo della tecnologia impiegata.
Nel Piano triennale trovano spazio anche interventi legati al sostegno dell’innovazione produttiva nei settori e nelle filiere strategiche per il Trentino attraverso lo strumento del Fondo impianti e ulteriori investimenti nel comparto agro-alimentare di qualità, in continuità con le operazioni già portate a termine ad esempio nei casi Menz & Gasser e Dr Schär. Sono previsti infine interventi a supporto di alcune realtà produttive di particolare rilievo per il sostegno e lo sviluppo dell’economia provinciale, quale ad esempio il piano di crescita di Cartiere del Garda.
Pur prevedendo una contrazione delle risorse complessivamente a disposizione, il Piano intende coprire più settori, investendo il territorio provinciale nella sua interezza, dalle zone tradizionalmente più vocate alla produzione manifatturiera a quelle più decentrate, ma dove è comunque importante alimentare una presenza produttiva di qualità e sempre più attenta a cogliere le potenzialità offerte dal contesto paesaggistico ed ambientale.
Per quanto riguarda il comparto turistico, i nuovi interventi incidono per il 41,65% sul totale complessivo della sezione turismo del Piano mentre il completamento degli interventi avviati nel piano 2014-2016 incidono per il restante 58,35%. Un capitolo riguarda gli interventi primari in ambito “turismo invernale”: in particolare potenziamento dell’innevamento programmato e realizzazione di bacini di accumulo.

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