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Imis, Pinzolo il più ricco tra i Comuni – l’Adige – Quotidiano indipendente del Trentino Alto Adige

Seconde case e alberghi rendono Pinzolo il Comune primo in Trentino per incasso dell’Imis rispetto al numero di abitanti. Al fondo della graduatoria, invece, troviamo Nave San Rocco dove sia il peso sui capannoni e sugli immobili produttivi, sia quello sulle altre tipologie di immobili, dalle prime case agli uffici, risulta il più basso di tutta la provincia.

Nell’anno in corso, se si considerano l’Imis sugli immobili produttivi (la cosiddetta classe D) e quello sulle altre tipologie di edifici (dalla classe A, che individuano di fatto le abitazioni, alla C che ne registra le pertinenze, a tutti gli immobili del terziario e dei servizi) la stima del pagamento che, entro domani, tutti i cittadini trentini dovranno completare, ammonta a circa 250 milioni di euro. Per la precisione, come si desume dalla delibera della Provincia che ha messo in fila tutte le voci relative agli ultimi due anni di Imu e Tasi fino al 2014, nonché di Imis, finora la somma da versare quest’anno tra imprese, residenti e non residenti proprietari di immobili, sarà complessivamente di 248 milioni di euro.

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Di questi, circa 49 milioni di euro derivano dal versamento sugli immobili produttivi e assimilati (classe D, quindi capannoni industriali, ad esempio, ma anche impianti a fune e alberghi) e altri 189 milioni di euro circa dalle altre fattispecie di immobili. Tra questi, la prima casa (o abitazione principale) è una quota minimale perché pesa, in tutta la provincia, per poco più di 8 milioni di euro, ovvero il 3,2% del peso fiscale complessivo dell’Imis.

In base alla stima Imis sul 2015, è Pinzolo il Comune più ricco e questo, spiegano gli esperti, grazie ad alberghi e seconde case. Nel municipio della Rendena, che da sempre è al vertice tra i Comuni per incassi fiscali pro capite, la sola Imis quest’anno porterà l’amministrazione a poter contare su una cifra di oltre 3.000 euro per abitante. Subito dietro troviamo il vicino Comune di Ragoli , altra amministrazione che, grazie al fatto di avere sul proprio territorio, ad esempio, molti impianti funiviari, e avendo ovviamente anche un numero di abitanti molto ridotto, può contare su oltre 2.326 euro pro capite da incassi Imis che saranno molto importanti per gli investimenti da realizzare sul territorio. Ultimo, come detto, è Nave San Rocco con 107 euro pro capite. Per i tre più grandi Comuni della Provincia, la pressione da Imis Trento si trova al vertice con 387 euro pro capite (45 milioni di incasso 2015), Rovereto è secondo con 336 euro (13,1 milioni circa), Pergine è dietro con 204 euro (4,3 milioni circa).

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