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Incentivi auto, già quasi esauriti quelli per benzina e Diesel – Auto.it

Da ieri è possibile prenotare gli ecobonus per l’acquisto di automobili nuove con basse emissioni. Incentivi attesi con impazienza dagli automobilisti italiani, come testimonia il vero e proprio assalto che si è verificato nelle ultime ore sul sito del Mise. Un boom di richieste che ha portato quasi a esaurirsi, nel giro di appena un giorno e mezzo, l’intero budget stanziato dallo Stato per le vetture con emissioni comprese tra i 61 e i 135 g/km di CO2. E anche le fasce con emissioni inferiori, ovvero quelle appannaggio di elettriche e ibride plug-in, sembrano essere destinate a esaurirsi nel breve periodo. Tanto che da alcune categorie già stanno arrivando richieste di aggiungere fondi ulteriori per prolungare la durata degli incentivi e la platea di automobilisti che possa beneficiarne.

Incentivi auto, tutto quello che c’è da sapere sugli ecobonus

Incentivi, boom di richieste

Le prenotazioni per gli attesissimi incentivi auto 2022 si sono aperte ieri, 25 maggio, alle 10 del mattino. Un “click day” di fuoco, che ha fatto registrare un autentico boom di richieste, specie per la fascia con emissioni 61-135 g/km di CO2. Vale a dire, per intenderci, quella in cui rientrano numerosissimi modelli benzina, Diesel GPL e metano, ibridi leggeri ma anche endotermici puri. Nel momento in cui scriviamo, il pomeriggio di oggi 26 maggio, il plafond rimasto per questa categoria è di appena 64,2 milioni di euro, dai 170 milioni iniziali. Quasi due terzi della somma stanziata dal Governo per questa fascia è quindi già andata esaurita, e se il ritmo delle richieste continuerà a essere così incalzante il contatore segnerà “zero” nell’arco di poche ore.

Situazione meno estrema per le altre due fasce. Quella delle ibride plug-in (emissioni tra 21 e 60 grammi di CO2 per km) ha attualmente ancora a disposizione 206 milioni di euro, contro i 225 stanziati inizialmente, mentre le elettriche (0-20 g/km di CO2) sono a quota 193 milioni, con un plafond iniziale di 220. Numeri che testimoniano, anche se con meno clamore, il forte interesse degli automobilisti italiani nei confronti dei nuovi ecobonus. E che lasciano presagire un esaurimento dei fondi in tempi brevi anche per queste due fasce, sebbene non in maniera repentina quanto sta avvenendo per le 61-135 g/km di CO2.

Ancora integri per la maggior parte, infine, i fondi destinati alle società di car sharing per il rinnovamento delle loro flotte con veicoli sostenibili. Ricordiamo che per i privati, l’incentivo prevede uno sconto di 2mila euro con rottamazione per la fascia 61-135 g/km di CO2, 4mila per le plug-in della fascia 21-60 g/km di CO2 (2mila euro più altri 2mila con rottamazione) e 5mila per le elettriche (3mila più 2mila se si rottama una vettura inquinante). Per prenotare il bonus e monitorare i fondi rimasti, è possibile collegarsi alla piattaforma web ecobonus.mise.gov.it.

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