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L’allarme degli edili di Torino: “Superbonus va prolungato e manca la manodopera” – TorinOggi.it

Sburocratizzazione, politiche per creare case in housing sociale e/o a canone concordato e rilancio delle infrastrutture, a partire dalla Tav e metropolitana. Sono queste le richieste al futuro sindaco del Presidente del Collegio dei Costruttori di Torino, Antonio Mattio, che questa mattina ha tracciato un bilancio dopo l’annuale Assemblea dei soci. 

Superbonus, Piemonte nono per interventi e settimo per importi

Dopo il periodo complesso del lockdown, c’è una nuova spinta del mercato immobiliare e anche i lavori pubblici registrano timidi segnali. Per quanto riguarda il Superbonus, il Piemonte si colloca in nona posizione per numero di interventi e settima per importi: 1.498 cantieri per 230 milioni di euro, di cui il 50% realizzati in Città Metropolitana.

“Mancano manodopera e materiali: bisogna prorogare Superbonus” 

Preoccupa però il settore, come ha spiegato Mattio, la sua “durata limitata fino al 30 giugno 2022. Questo ha creato un effetto imbuto: al momento manca la manodopera specializzata, così come i materiali. I fornitori non accettano poi più ordini con il blocco del prezzo: ci aspettiamo la conferma dell’agevolazione fino al 31 dicembre 2023“.

Tra smart working e DAD aumentano le compravendite 

Proprio la pandemia ha favorito l’affermarsi di nuove esigenze legate all’abitare, su tutte lo smart working e la DAD, che hanno evidenziato la necessità di ridisegnare gli spazi di casa rendendoli flessibili. E nel primo trimestre 2021 le compravendite, dopo il calo dell’anno passato, sono aumentate del 31.6%.

Per quanto riguarda le opere pubbliche nel Torinese, con 155 milioni di euro sono più che raddoppiati rispetto al 2020. La Smat è sempre la principale stazione appaltante: nei primi sette mesi di quest’anno ha già bandito 24 gare per 107 milioni di euro. Segnale positivi anche dal Comune, che ha aumentato gli importi dei bandi pubblicati. 

“Non si trova manodopera qualificata” 

Un vero campanello d’allarme – ha concluso Mattio – per le nostre imprese è trovare manodopera qualificata. Nonostante la disoccupazione industriale della nostra provincia, non troviamo persone con reale interesse e competenze di base. Se poi la formazione ricade solo sulle imprese, non sorprende che queste continuino a cercare profili con esperienza. Serve un intervento delle istituzioni“.

Source: torinoggi.it

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