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Legge di bilancio 2021: tutte le novità in materia di energia – Nextville.it – NEWS110 – NEWS110

È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di bilancio 2022), in vigore dal 1° gennaio 2022. Numerose le misure riguardanti le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.

Proroga Superbonus

Il Superbonus 110% è stato prorogato per alcune categorie di beneficiari fino al 2023. Per gli anni 2024 e 2025 l’aliquota scende rispettivamente al 70% e al 65%.

Più nello specifico, i condomìni, le persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione e con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari) e le organizzazioni non lucrative di utilità sociale possono accedere al Superbonus 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. La percentuale di detrazione scende al 70% per le spese sostenute nell’anno 2024 e al 65% per quelle sostenute nell’anno 2025.

Le persone fisiche che effettuano interventi su unità immobiliari, invece, potranno accedere al Superbonus 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Per gli interventi effettuati dagli istituti autonomi case popolari (Iacp), dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso edificio e dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a patto che al 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.

Nelle aree terremotate si potrà, invece, accedere al Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025.

La proroga, con stesso orizzonte temporale e stessi beneficiari, vale anche per i cosiddetti interventi trainati, compreso il fotovoltaico e le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.

Proroga altre detrazioni

Prorogate al 2024 tutte le altre detrazioni fiscali previste per gli interventi edilizi, e cioè:

• l’Ecobonus che prevede detrazioni dal 50 al 75% per gli interventi di efficienza energetica realizzati su edifici esistenti;

• il Sismabonus che prevede detrazioni dal 50 al 75% per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici esistenti;

• il Bonus facciate e cioè la detrazione prevista per gli interventi di recupero o restauro delle facciate di edifici ubicati in zona A e B o in zone a queste assimilabili, in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali. Con una novità: fino al 2024 la detrazione sarà del 60% e non del 90% come previsto fino al 31 dicembre 2021;

• il Bonus casa che prevede una detrazione del 50% per le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali;

• il Bonus mobili e cioè la detrazione del 50% sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione per chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia (Bonus casa). L’importo massimo detraibile rimane di 10.000 euro per il 2022, mentre scende a 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024.

Cessione del credito e sconto in fattura

I soggetti che realizzano gli interventi previsti dalle diverse detrazioni fiscali potranno continuare ad usufruire anche della cessione del credito di imposta oppure dello sconto in fattura, ma con una differenza: mentre per gli interventi che accedono al Superbonus sarà possibile accedere alle opzioni alternative fino al 31 dicembre 2025, per le altre detrazioni (Ecobonus, Bonus casa, Sismabonus, ecc.) il limite è stato fissato al 31 dicembre 2024.

Previste anche misure per contrastare le frodi in materia di cessione del credito, i cui criteri e modalità di applicazione dovranno essere stabiliti da un futuro Provvedimento dell’Agenzia delle entrate.

Credito di imposta per sistemi di accumulo

Per l’anno 2022, le persone fisiche potranno accedere a un credito d’imposta per le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto. I criteri e le modalità di accesso saranno stabiliti da un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro il 30 marzo 2022.

Fondo italiano per il clima

Con una dotazione pari a 840 milioni di euro per gli anni dal 2022 al 2026 e di 40 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027 il “Fondo italiano per il clima”, gestito dalla Cassa depositi e prestiti, finanzierà gli interventi a favore di soggetti privati e pubblici, volti a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell’ambito degli accordi internazionali sul clima e sulla tutela ambientale dei quali l’Italia è parte.

Fondo per la strategia di mobilità sostenibile

Per raggiungere gli obiettivi climatici previsti dal pacchetto di misure presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, la legge di bilancio ha previsto il “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile”, con una dotazione di 50 milioni di euro per gli anni dal 2023 al 2026, 150 milioni di euro per gli anni 2027 e 2028, 200 milioni di euro per l’anno 2029, 300 milioni di euro per l’anno 2030 e 250 milioni di euro per gli anni dal 2031 al 2034.
Le risorse del fondo saranno destinate tra l’altro al rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale, all’acquisto di treni ad idrogeno sulle linee ferroviarie non elettrificate, alla realizzazione di ciclovie urbane e turistiche, allo sviluppo del trasporto merci intermodale su ferro, all’adozione di carburanti alternativi per l’alimentazione di navi e aerei e al rinnovo dei mezzi adibiti all’autotrasporto.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Per favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici, è stato previsto il “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” con una dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. Le risorse del Fondo potranno essere utilizzate per concedere agevolazioni alle imprese, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate.

Fondo nazionale per l’efficienza energetica

Sono state introdotte delle modifiche al funzionamento del Fondo per nazionale l’efficienza energetica. Le nuove disposizioni prevedono di destinare di una quota parte delle risorse all’erogazione di contributi a fondo perduto, nel limite di 8 milioni di euro annui a partire dal 2022. Inoltre, il Fondo assumerà natura “mista” e non più rotativa.

Misure per contenere il rincaro delle bollette

Per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi dell’elettricità, saranno annullate per il primo trimestre del 2022 gli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW.
Anche per il settore gas saranno ridotti gli oneri generali di sistema per il primo trimestre 2022; prevista anche la riduzione dell’Iva al 5%, sempre per i primi tre mesi di quest’anno.
Inoltre, i clienti domestici di energia elettrica e gas che non pagano le fatture emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 hanno diritto a un piano di rateizzazione di durata non superiore a dieci mesi, senza applicazione di interessi.
Previsto anche un potenziamento del bonus applicato ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.

Semplificazioni per il mini-idroelettrico

Per semplificare le procedure di accesso alle acque per la produzione di energia idroelettrica mediante l’impiego di impianti mini idroelettrici, sono state apportate modifiche al Dlgs 152/2006. Le nuove disposizioni consentono ai titolari delle concessioni per l’uso potabile delle acque di avanzare richiesta per la produzione di energia idroelettrica all’interno dei medesimi sistemi idrici. L’autorità competente deve esprimere la propria determinazione entro centoventi giorni, trascorsi i quali la domanda si intende accettata.

La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 18 agosto 2000 n. 248

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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