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Manovra al voto, c’è l’accordo. Assegnati gli ultimi 600 milioni – La Repubblica

ROMA – Pioggia di emendamenti sulla manovra. Quelli importanti e condivisi dalla maggioranza, come i bonus edilizi e lo stop alla tassa sui tavolini dei bar. E le micronorme dei partiti, alcune di poche migliaia di euro, un classico di ogni legge di bilancio. C’è di tutto: dai 7 mila euro per esentare dal pedaggio autostradale i Vigili del Fuoco e la Protezione civile della Valle d’Aosta ai 150 mila euro per la tutela del sughero nazionale.

Dopo giorni di trattative, la quadra tra politica e coperture finanziarie è stata trovata. I 600 milioni a disposizione dei senatori per le modifiche sono stati divisi in 400 milioni sui temi trasversali e 200 affidati ai partiti, in base all’entità dei gruppi parlamentari: 42 milioni al M5S, 38 alla Lega, 25 a Forza Italia, 24 al Pd, 18 a Leu, 11,5 a Italia Viva, 27 a Fratelli d’Italia, unico partito di opposizione.

Da ieri sera finalmente si vota, con molto ritardo: la manovra da 30 miliardi, la prima del governo Draghi, è stata approvata dal Consiglio dei ministri del 29 ottobre e inviata al Senato l’11 novembre. Ora si deve correre per chiudere in Aula a Palazzo Madama prima di Natale, col voto di fiducia sul maxi emendamento. La Camera avrà pochi giorni per ratificarla entro il 31 dicembre.

Fermo restando i capisaldi – 8 miliardi per tagliare le tasse, 3,8 miliardi contro il caro-bollette, un miliardo in più strutturale sul Reddito di cittadinanza – il compromesso sul resto è stato lungo e faticoso. E comprende un patto politico di maggioranza sul voto finale in corso da ieri notte: per tagliare i tempi tutto ciò che si vota sarà approvato, tutti gli emendamenti non riformulati verranno respinti in blocco.

Le novità più importanti riguardano innanzitutto il Superbonus 110%. I tre limiti posti dal governo sulle villette sono saltati, per volontà ferrea del M5S: Isee a 25 mila euro, Cila e prima casa. Chi ha abitazioni unifamiliari potrà usare il bonus per tutto il 2022, a patto di garantire uno stato di avanzamento lavori del 30% entro giugno. Il 110% viene esteso o riconfermato anche per Rsa, onlus, fotovoltaico, colonnine elettriche, pertinenze, barriere architettoniche.

Il bonus mobili, per il solo 2022, risale da 5 mila a 10 mila euro. Prorogato il bonus idrico. Il 110% viene poi allungato anche per le aree terremotate del Centro Italia fino al 2025. Il pacchetto terremoto in totale vale 29 milioni.

FdI ha spinto per un fondo di solidarietà da 10 milioni per i piccoli proprietari di casa che non riescono a sfrattare gli inquilini morosi. La tassa sui tavolini di bar e ristoranti viene sospesa per altri tre mesi, a tutto marzo (82 milioni), come chiedevano soprattutto Forza Italia e Lega. Le imprese con meno di 9 dipendenti potranno contare sullo sgravio contributivo triennale sui contratti di apprendistato.

Un pacchetto, sollecitato da Pd e Leu anche se trasversale, riguarda le donne, in particolare le vittime di violenze: altri 5 milioni per il reddito di libertà, 5 milioni per il potenziamento dei centri antiviolenza e le case rifugio, 2 milioni per i centri di recupero degli uomini maltrattanti, 3 milioni per la certificazione di parità di genere nelle imprese, 15 milioni in tre anni per i test genomici anti-cancro, 5 milioni per la fibromialgia.

Ci sono poi 120 milioni nel triennio 2022-24 per il supporto psicologico anti-Covid nelle scuole. E altri 2 milioni per gli studenti universitari fuori sede.
 

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