Un miliardo e 250 mila euro. Una cifra da capogiro sequestrata dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Roma. Un bottino su cui avevano messo le mani alcuni imprenditori che con due sole frodi avrebbero messo a segno un colpo da record approfittando dei bonus che lo Stato ha messo a disposizione nel settore dell’edilizia. “Partendo dall’analisi di alcune rilevanti operazione effettuate sulla Piattaforma Cessione Crediti”, l’Agenzia delle Entrate, “ha individuato un’organizzazione criminale che ha pianificato, realizzato e gestito un articolato sistema fraudolento finalizzato alla creazione e monetizzazione di falsi crediti di imposta per oltre un miliardo di euro”, si legge negli atti.
In altre parole gli otto indagati avrebbero presentato fatture per lavori di ristrutturazione o di costruzione in alcuni casi mai realizzati, quasi sempre gonfiati. Così facendo avrebbero ottenuto un credito di imposta poi venduto a Cassa Depositi e Prestiti o a Poste Italiane.
La truffa, commessa in tutta Italia, sarebbe ruotata intorno a tre società: la Skifall 10 srl, la Mama International Business srl e la Sviluppo Immobiliare Vallè srl.
Bonus sisma, facciate, ristrutturazione o 110 per cento. Gli indagati avrebbero richiesto ogni tipo di incentivo certificando poi nel sistema informatico l’avvenuta realizzazione dei lavori. Peccato che in realtà si sia trattato solo di una messa in scena.
Source: roma.repubblica.it
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