Peculato e corruzione nell’ambito dell’inchiesta “Sisma bonus”: rigettata la costituzione di parte civile dell’Asl di Frosinone e del comune di Pontecorvo. Disco verde, invece, alla piena legittimità processuale per il comune di Cassino e per il consigliere comunale Tommaso Marrocco.
La decisione è stata presa ieri mattina dal Gup del tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli. Nel complesso procedimento – in cui compaiono a seconda delle posizioni reati che vanno dalla corruzione, al peculato, alla truffa, fino al riciclaggio e il favoreggiamento – scaturito dalla dichiarazione al vetriolo del sindaco di Cassino Enzo Salera contro «la feccia», per le presunte pressioni al consigliere Marrocco nella gara d’appalto per l’efficientamento energetico alla società Hera Luce, sono state sollevate eccezioni e la richiesta e un rito alternativo. Sedici le persone coinvolte, tra imprenditori, amministratori locali, dipendenti pubblici e professionisti. Ma procediamo con ordine. La Asl aveva fatto richiesta di costituzione di
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