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Superbonus 110% e Sismabonus: perché escludere le zone a rischio sismico 4? – Lavori Pubblici

Ogni volta che avviene un crollo, come quello del balcone di un
condominio a Caltanissetta lo scorso 22 Settembre, la comunità dei
tecnici sempre più connessa attraverso i social, ribadisce con post
e commenti la fragilità del nostro patrimonio edilizio.

Queste discussioni rimangono spesso all’interno della comunità
tecnica e, purtroppo, chi si occupa di informazione su vasta scala
non sempre riesce a veicolare il giusto messaggio ai cittadini,
cadendo nel sensazionalismo della notizia o (peggio) dando talvolta
spazio ad interviste di pseudo-esperti.

Superbonus 110%: le agevolazioni per l’efficientamento
energetico e sismico degli edifici

Questa considerazione si lega strettamente al fatto che ci siano
delle grosse agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico
e sismico degli edifici, il cosiddetto “Superbonus“, che giungono ad un pubblico
completamente disinformato.

I cittadini sono molto preparati all’acquisto di un’automobile,
o di un telefono, perché tendono ad informarsi attraverso numerose
fonti: dai siti internet ai giornali. Quando si tratta, invece,
della propria abitazione sono lasciati a sé stessi, senza
un’informazione diffusa, capillare e competente che li possa
guidare. Manca anche un’informazione istituzionale, che si potrebbe
dare attraverso gli Ordini ed i Collegi territoriali, che potrebbe
contrapporsi con autorità all’informazione strisciante e
pressappochista fatta da soggetti che si stanno buttando nel
mercato del Superbonus senza avere adeguate competenze.

Superbonus 110% e Sismabonus: la criticità

Gli Ordini professionali possono in questo momento giocare un
ruolo fondamentale, nell’ambito della loro funzione di tutela della
Committenza, anche portando all’attenzione del Governo la criticità
legata all’applicazione del Sismabonus rispetto
alle zone sismiche (1, 2, 3, 4). La criticità consiste nel
fatto che gli edifici ricadenti nelle Zone 4, a bassa sismicità,
non possono usufruire del bonus per interventi sulle parti
strutturali.

Tale limitazione non ha giustificazione né dal punto di vista
normativo né da quello scientifico.

Dal punto di vista normativo il Sismabonus, nei casi di
applicazione del Superbonus, non richiede il miglioramento
di due classi sismiche
, pertanto può essere richiesto per
affrontare le spese anche di un semplice rinforzo
strutturale
. A questo punto è evidente il paradosso per
cui un rinforzo strutturale è ammesso alle agevolazioni se
l’edificio si trova in Zona sismica 1, 2 o 3, ma non lo è se si
trova in Zona 4.

Superbonus 110% e Sismabonus: perché escludere le zone a
rischio sismico 4?

L’esclusione dall’applicazione del Sismabonus
degli edifici in Zona 4 è ancora più paradossale se si guarda
l’aspetto scientifico.

Innanzi tutto occorre dire che la divisione in zone sismiche
viene fatta rispetto ai confini amministrativi dei comuni: chi
convincerà il sisma che si genera a ridosso del confine di un
comune in Zona 3 che non deve “per legge” propagarsi negli edifici
del comune limitrofo che ricade in zona 4?

Ma la domanda più importante è: chi ha detto che un sisma in
Zona 4 abbia un’intensità inferiore al sisma delle altre zone?

A questa domanda si possono dare molteplici risposte, più di
carattere politico che scientifico, ma vorrei limitarmi con un
esempio a dimostrare che non è assolutamente detto che gli edifici
in Zona 4 sono soggetti ad azioni sismiche più basse rispetto a
quelli delle altre zone.

Fare riferimento nella legge alla sola intensità sismica è
limitativo, perché nelle valutazioni del legislatore dovrebbero
entrare in gioco anche altri parametri quali la vulnerabilità degli
edifici ma soprattutto l’influenza del suolo.

Le amplificazioni locali del suolo, già conosciute e contemplate
nella normativa tecnica, possono essere tali da indurre in Zona 4
azioni sismiche più forti che nella Zona 2.

Ad esempio si consideri un edificio in Zona 4 su suolo
deformabile (tipo D) ed un edificio in Zona 2 su un suolo più
rigido (tipo B); dal confronto degli spettri di progetto, che
rappresentano l’intensità dell’azione sismica, si vede come
l’edificio in Zona 4 sia soggetto ad azioni maggiori o uguali a
quelle a cui è soggetto l’edificio in Zona 3, per i periodi che
vanno fino a 2,5 secondi, ovvero nella quasi totalità dei casi.

Spettri di progetto a confronto
Spettri di progetto a confronto

Queste due motivazioni, normativa e scientifica, sono già
singolarmente sufficienti ad estendere alla Zona 4 gli stessi
benefici fiscali delle altre zone sismiche.

Non resta che sperare che questi argomenti raggiungano le sedi
in cui è possibile operare una rapida modifica della legge, in modo
che si possa distribuire equamente il beneficio fiscale in tutto il
territorio.

A cura di Ing. Michele Privitera

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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