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Superbonus “misura sprecona di documenti”, quanto inquina la burocrazia – La Repubblica

Il Superbonus, sebbene da un lato ci può aiutare a rendere più efficienti e sostenibili le nostre città, dall’altro si rivela una “misura sprecona” da un punto di vista documentale. Ogni pratica, infatti, può richiedere fino a 32 documenti diversi, corrispondenti a un consumo stimato di 7,5 kg di carta e 1000 litri di acqua per pratica.

A fare i conti sul possibile impatto ambientale delle pratiche per il Superbonus è Yousign, azienda della firma elettronica che punta a digitalizzare su cloud 15 milioni di documenti in Italia entro il 2023. Considerando una media di 3 pagine a documento, e un totale di 100.000 pratiche attese in Italia nel 2022, il risparmio in termini di carta e acqua “digitalizzando” il Superbonus potrebbe arrivare rispettivamente a circa 800 tonnellate di carta e 1 milione di metri cubi d’acqua.

“L’edilizia è un settore a bassissimo tasso di digitalizzazione, ma il Superbonus sta – involontariamente – anche aiutando in questo senso: con Yousign abbiamo registrato un aumento del +175% nelle richieste di firma elettronica da parte di imprese edili, general contractor, società che operano nel mondo dell’efficienza energetica o studi commercialisti che nella loro posizione di consulenza, aiutano i propri clienti a raccogliere, firmare e inviare i documenti necessari per ottenere l’Ecobonus. Tutte legate all’esigenza di snellire, semplificare e velocizzare la burocrazia legata agli incentivi – ha spiegato Fabian Stanciu, country manager di Yousign per l’Italia -. La firma elettronica, per quanto rappresenti una piccolissima parte del processo, può davvero portare impatti significativi sui grandi numeri: abbiamo aziende del settore che hanno digitalizzato oltre 5 mila pratiche negli ultimi sei mesi, che significa non solo semplificare, ma anche risparmiare CO2, acqua e carta”.

In generale, senza considerare solo il Superbonus, l’impronta ecologica di molte pratiche viene spesso trascurata, ma può diventare importante. Per calcolarla Yousign ha messo a punto un simulatore ecologico che si basa sull’analisi di tre fattori: il numero di documenti inviati per firma, quello di pagine per documento e infine il numero di destinatari per ogni documento. È un modello che tiene conto del fatto che ogni destinatario di un documento lo stampi in media una volta e che la carta utilizzata contenga il 10% di materiale riciclato. Per determinare i valori finali questi dati poi vengono incrociati e rielaborati con le emissioni annue di CO2 di un frigorifero (classe A++), i litri d’acqua per riempire una vasca da bagno e il peso dei rifiuti solidi in un bidone della spazzatura da circa 75 litri.

Source: repubblica.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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