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Terzo Condono edilizio: la prevalenza dei vincoli sulla sanabilità delle opere

Terzo Condono edilizio: la prevalenza dei vincoli sulla sanabilità delle opere

L’istituto del condono edilizio è stato più volte definito dalla
Corte costituzionale come misura eccezionale e
temporalmente limitata
, strettamente subordinata a un
principio di ragionevolezza e compatibilità costituzionale.

Ciò vale anche in riferimento al c.d. “Terzo
Condono
”, disciplinato dal D.L. n. 269/2003, convertito
dalla legge n. 326/2003, che ha recepito molti degli elementi
contenuti nelle due leggi precedenti (L. n. 47/1985 e L. n.
724/1994), mantenendone l’impianto e limitandosi ad alcune
innovazioni. Il comma 25 dell’art. 32 stabilisce
espressamente che trovano applicazione le disposizioni dei
Capi IV e V della L. 47/1985, come modificate
dall’art. 39 della L. 724/1994.

Terzo Condono Edilizio: il ruolo dei vincoli nella sanabilità
degli abusi

Ma è il comma 27 a introdurre un importante
limite: sono escluse dalla sanatoria le opere abusive realizzate in
aree soggette a vincoli paesaggistici, ambientali
o di altro tipo, se l’intervento è incompatibile con i valori
protetti dal vincolo e se non è stato acquisito l’assenso
dell’autorità preposta alla tutela.

In quest’ambito si innesta l’autonomia
regionale
. La giurisprudenza costituzionale ha
…continua a leggere

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