Alta Versilia
venerdì, 24 settembre 2021, 09:38
Troppi vincoli nelle zone montane per l’accesso al superbonus: il sindaco Maurizio Verona promuove un ordine del giorno in Consiglio Comunale per chiedere che siano studiate norme per consentire anche ai cittadini della montagna di accedere ai benefici previsti dal Decreto Rilancio che è stato rifinanziato fino al 2023, ma che per le zone montane diventa una chimera a causa dei veti incrociati delle diverse autorità per la collocazione dei pannelli, per la posa del cappotto termico o il cambio degli infissi.
Insomma, le misure di rilancio del settore dell’edilizia e di recupero delle abitazioni in luoghi a rischio spopolamento, in quanto in montagna tutto è più difficile, diventano per il per il cittadino un campo minato tra divieti e paletti aggiuntivi che alla fine scoraggiano i proprietari che vorrebbero cogliere una opportunità unica per riqualificare accedendo a energie rinnovabili e penalizzano le imprese edilizie del territorio che devono cercare opportunità altrove.
“Da una parte il governo approva incentivi per i cittadini Italiani che vogliono migliorare l’efficienza energetica”, commenta il Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, “delle loro abitazioni con energie pulite e rinnovabili , dall’altra il cittadino che vive in zone montane deve fare i conti con pareri paesaggistici negativi, perché i pannelli solari sono impattanti, il cosiddetto cappotto termico viene bocciato per problematiche varie, impedendo di fatto ai cittadini delle zone montane di rinnovare e godere dei benefici di una legge dello Stato che contribuisce anche a incentivare una economia che ha sofferto per la crisi pandemica. Tutti insomma, possono ristrutturare e riqualificare in senso green, meno che i cittadini della montagna. Sono i cittadini che garantiscono il presidio del territorio con la loro presenza, stimolando le amministrazioni alla cura delle strade e dei borghi, mantenendo puliti i campi e magari anche i boschi. E questi cittadini vorrebbero avere il diritto di accedere ai benefici previsti dalla legge e che potrebbero consentire di avere abitazioni più belle e più efficienti, con costi minori per il riscaldamento e forme di energia per riscaldare e alimentare la casa pulite e rinnovabili. Siamo di fronte all’ennesima ingiustizia per i cittadini della montagna che si vedono levare servizi, le poste, e quanto altro e quando vogliono migliorare il luogo in cui vivono si trovano altri ostacoli. Con l’ordine del giorno che ho portato all’attenzione del Consiglio Comunale voglio farmi portavoce presso il Governo di queste storture della burocrazia che penalizza sempre chi già vive quotidianamente la difficoltà di avere i serviiz più lontani , anche quelli essenziali, ma che ama il proprio territorio e non lo vuole lasciare”.
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Source: lagazzettadiviareggio.it
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