

Dal 2020, con l’introduzione del Superbonus, il quadro normativo
in materia di agevolazioni fiscali per l’edilizia si è evoluto in
modo particolarmente frenetico. Il legislatore è intervenuto a più
riprese, modificando non solo l’impianto della maxi-detrazione
prevista dall’art. 119 del D.L. n. 34/2020 (cosiddetto “Decreto
Rilancio”), ma anche le regole relative all’utilizzo delle opzioni
alternative alla fruizione diretta del beneficio, ovvero lo sconto
in fattura e la cessione del credito.
Nel tempo, si sono aggiunti ulteriori strumenti di controllo,
tra cui i meccanismi di verifica preventiva e selettiva da parte
dell’Agenzia delle Entrate, introdotti con l’art. 122-bis del
Decreto Rilancio. Questa norma consente all’Amministrazione
finanziaria di sospendere e, successivamente, annullare le
comunicazioni di opzione che presentano profili di rischio
fiscale.
A completare il quadro, sono sopraggiunti provvedimenti
specifici come l’art. 10-bis del D.L. n. 21/2022, che ha introdotto
l’obbligo di attestazione SOA per le imprese che
eseguono lavori agevolati di importo superiore a 516.000 euro.
Obbligo che, per essere operativo, ha richiesto anche un
chiarimento normativo ufficiale tramite
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