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Bonus mobilità bici e monopattini: che fine faranno i soldi non spesi? – HDmotori

Facciamo velocemente un passo indietro. Il Bonus Mobilità permette di richiedere un rimborso per le spese già effettuate o ottenere un buono digitale sino a 500 euro da utilizzare per nuovi acquisti presso gli esercenti autorizzati.

Al momento, le uniche statistiche precise sono quelle date ieri sera dal Ministro Costa che parlava di 35.714 buoni e 68.556 rimborsi richiesti. Ovviamente, vista l’accelerazione delle domande nella notte, i numeri complessivi saranno ben maggiori. Ma mancando, al momento, notizie ufficiali, possiamo al momento dire che circa il 34% delle richieste è legato all’erogazione del buono digitale. Si tratta di una fetta importante ed è qui che bisogna aprire un ragionamento.

Tendenzialmente, le persone richiederanno la cifra massima e cioè 500 euro, questo perché non ci sono vincoli per la domanda. Parlando sempre in astratto, significherebbe che nella serata di ieri quasi 18 milioni di euro erano stati destinati ai buoni digitali. Cifra che oggi sarà ben più elevata ma il punto non è questo. Questi soldi, infatti, non saranno effettivamente spesi tutti. Il regolamento, infatti, prevede che il buono copra il 60% del costo sino a 500 euro e quindi l’intera cifra potrebbe non essere effettivamente utilizzata. Inoltre ci sono persone che il buono non lo utilizzeranno nemmeno. Che sia perché non hanno trovato il prodotto che cercavano o per altri motivi, poco importa, sicuramente una percentuale di utenti non sfrutterà un centesimo del Bonus Mobilità. Tutto questo significa che avanzerà una certa cifra che potrà essere piccola o significativa.

La domanda che molti si pongono è come verranno utilizzati questi soldi, cioè se torneranno a disposizione oppure se saranno persi.

La logica, come avviene anche per altri incentivi, è che i fondi avanzati possano essere riutilizzati per nuove richieste. Il regolamento, però, da questo punto di vista non dice nulla di preciso. Sappiamo però che per il 2020 sono previsti nuovi fondi e non è da escludere che i futuri incentivi possano essere integrati con quello che rimane non speso di questa prima iniziativa. Secondo La Repubblica, comunque, il nuovo fondo sarà rifinanziato con gli avanzi dei buoni digitali non spesi e potrà contare su ulteriori 160 milioni di euro già pronti. I soldi risparmiati, quindi, dovrebbero essere riutilizzati per il bonus.

Speriamo comunque che presto il Ministro Costa chiarisca questo dettaglio che potrebbe permettere alle persone inizialmente escluse di avere una seconda opportunità con il Bonus Mobilità.

Questa al momento comunque la comunicazione ufficiale:

La dotazione di risorse del «Programma sperimentale buono mobilità» per l’anno 2020, pari a euro 215 milioni di euro, somma sino alla cui concorrenza la Legge riconosce il diritto al beneficio, è terminata nell’erogazione dei rimborsi e nella prenotazione dei buoni.

Il Ministero dell’Ambiente considera strategiche le politiche di incentivo alla mobilità sostenibile ed in particolare alla mobilità dolce che consente di soddisfare le esigenze di mobilità in ambito urbano con minimi o nulli impatti ambientali. Per tali motivi il Ministero dell’Ambiente è impegnato nel reperire ulteriori risorse da appostare per l’annualità 2020 del Programma sperimentale buono mobilità.

Pertanto, quanti abbiano effettuato acquisti di beni e servizi incentivati dal Programma tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020 e non abbiano ottenuto il rimborso per mancanza di risorse, sono invitati a conservare i relativi documenti contabili.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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