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“Il Genio Civile impiega mesi per rispondere alle richieste, rischio di perdere il Superbonus 110%” – Picchio News


Attualità Macerata

“Il Genio Civile impiega mesi per rispondere alle richieste, rischio di perdere il Superbonus 110%”

"Il Genio Civile impiega mesi per rispondere alle richieste, rischio di perdere il Superbonus 110%"

“Troppo tempo per rispondere alle richieste dei professionisti da parte del Genio Civile: rischio di perdere l’accesso all’EcoBonus e al Sismabonus”.

È quanto denuncia un cittadino del Maceratese, Simone Compagnucci, il quale racconta la difficile situazione in cui si trova e le lungaggini da parte dell’ufficio di reperire le pratiche.

“Nello specifico- spiega Compagnucci – sto cercando di accedere al Sismabonus e all’ecobonus (meglio noti come Superbonus 110%) per ristrutturare una porzione della mia casa. Purtroppo la pratica presentata al suddetto ufficio del Genio Civile nel 2006, quando l’altra parte della mia casa è stata ristrutturata, non è risultata reperibile presso i professionisti a cui mi ero rivolto allora, per cui l’ingegnere che ha preso in carico il nuovo lavoro ha fatto richiesta di accesso agli atti, per avere copia della pratica presentata nel 2006”.

Tale richiesta è stata effettuata via PEC nella settimana del 18 marzo “la risposta – prosegue – è stata recapitata al sottoscritto il 28 maggio 2021 dalla copisteria incaricata alla copia, dopo oltre 9/10 settimane.

Ricevuta la pratica richiesta, il professionista a cui mi sono affidato ha fatto tutte le considerazioni del caso ed ha interpellato nuovamente il Genio Civile per avere una sua direttiva in merito all’intervento; la richiesta verte essenzialmente sulla modalità di recupero, che può essere la ristrutturazione oppure l’abbattimento e la conseguente ricostruzione ex-novo. Ebbene, la PEC è stata inviata dal mio Ingegnere di fiducia nella settimana dell’1 giugno e ad oggi ancora non ho ricevuto risposta”.

“È noto a tutti – commenta Compagnucci –  che il bonus 110% ha subito soltanto una lieve proroga a metà 2022, e non per tutte le unità abitative al momento. Le abitazioni unifamiliari, infatti, non sono nemmeno inserite in questa proroga. I tempi sono molto stretti e trovo assolutamente sconcertante e inaccettabile dover perdere settimane (ad oggi 17) o addirittura mesi a causa dell’inadempienza e della lungaggine amministrativa di questo ufficio, che in questo periodo storico dovrebbe supportare i cittadini e l’economia, facilitando l’accesso a tali bonus.

“Non trovo nemmeno accettabile nascondersi dietro alla scusa della pandemia: per l’accesso alla pratica, infatti, la motivazione addotta dai dipendenti dell’ufficio era che, a causa del Covid, anche il personale che fisicamente è addetto alla ricerca e alla copia delle pratiche era costretto allo smar tworking. Trovo assurdo – conclude – che una persona possa lavorare in smart working, quando il suo lavoro è quello di essere in ufficio e cercare le pratiche richieste dai professionisti”.

Picchio News

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